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Ultim’ora Spalletti, il CT azzurro si è stancato: “Domani tutto da inventare” | Annuncio a sorpresa

Luciano Spalletti
Luciano Spalletti, commissario tecnico della Nazionale – IlRomanista.it

Luciano Spalletti ha detto basta. Una dura presa di posizione da parte del commissario tecnico azzurro: “Domani tutto da inventare”.

Non le ha mai mandate a dire, né si è mai nascosto dietro un dito. Non lo fa nemmeno ora Luciano Spalletti, senza peli sulla lingua a pochi mesi dall’inizio dell’Europeo, previsto in Germania dal 14 giugno al 14 luglio.

Dal Napoli alla qualificazione Azzurra per la porta grande, il passo è breve. Spalletti si guarda un secondo indietro, prima di concentrarsi su ciò che c’è all’orizzonte. “Il Napoli un memorabile viaggio collettivo su binari del sogno e della follia. La qualificazione europea è invece la voce che sale dal fondo del pozzo in cui eravamo caduti e che urla al mondo che ci siamo anche noi e siamo più vivi che mai”.

Nessun proclama per il commissario tecnico Azzurro, ma anche nessuna voglia di andare in terra teutonica in vacanza premio: “La qualificazione dell’Italia all’Europeo, ci permette di andare in Germania a difendere il titolo vinto nel 2021 – tuona il cittì Azzurro – ma c’è ancora tanto lavoro da fare”.

Certo che la Germania evoca bei ricordi, che diventano indelebili per Luciano Spalletti: “Ricordo tutto di quel Mondiale. Lippi riuscì a creare un blocco, in ogni contrasto c’era tutto il muscolo della squadra. Noi? I tifosi ci trasmetteranno amore e senso appartenenza, è anche per loro che non dovremo risparmiarci neanche un centimetro”.

L’anello di congiunzione tra De Laurentiis e Gravina

Quante cose sono cambiate per Spalletti in pochi mesi, è passato dallo stare alle dipendenze di Aurelio De Laurentiis o Gabriele Gravina: “Sono come giorno e notte: uno è imprenditore l’altro da sempre uomo di calcio, è giusto ci siano approcci diversi. Presidenti vincenti, stanno facendo cose importanti per il nostro calcio”.

Chissà se anche l’Italia agli Europei sarà in grado di fare delle cose importanti. Magari con le nuove leve, quella linfa verde in grado di aprire un nuovo ciclo. Spalletti attualmente si sta guardando attorno: “Ci sono Kayode, Ranieri, Koleosho, Casadei che avevamo nel mirino da un po’. Bove è oramai una certezza, mi è piaciuto nell’ultimo periodo l’atteggiamento di Lucca, e poi Prati, Calafiori”.

Italia
L’Italia esulta a Leverkusen dopo lo 0-0 in Ucraina: Azzurri a Germania 2024 – foto FIGC – IlRomanista.it

Spalletti e la Superlega

Il linguaggio del corpo già faceva capire che sulla Superlega Luciano Spalletti non ci crede nemmeno un po’. E il commissario tecnico Azzurro non perde l’occasione di dirlo: “Stiamo perdendo i buoni odori e sapori di un tempo, quelli della terra, della tradizione, della gente in festa attorno a una bandiera, dello stupore di Davide che batte Golia”.

Chiosa tra sarcasmo e pessimismo. Spalletti non ci va per niente per il sottile. Ma a modo suo, nelle pieghe della risposta, c’è tutto il suo pensiero: “Qualcuno vuole imporre quale sia l’unico calcio da guardare, non hanno capito che finché ci sarà un pallone e spazio per due porte, la gente continuerà a scegliere il calcio che più la appassiona”. Parola di commissario tecnico della Nazionale.