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Coppa Italia, la Lega la svilisce: contano più i soldi ma si fa finta di nulla. Dybala comanda la classifica marcatori, ma della competizione “moderna”

Coppa Italia - Lapresse - ilromanista.it
Coppa Italia – Lapresse – ilromanista.it

Non interessa più, ma che nessuno lo dica apertamente. La Lega italiana ha intrapreso una strada chiara, non fraintendibile, ma cerca di non assumersene le responsabilità: la Coppa Italia è stata completamente svalutata.

E ogni anno perde valore e interesse. Come? Anche semplicemente valorizzando di più le altre competizioni. Un esempio: l’Inter, che ha vinto l’ultima edizione della competizione si è assicurata circa 7 milioni di euro di bonus. La Fiorentina, sconfitta in finale, ne ha intascati 5. La società nerazzurra ha ricevuto premi economici maggiori (8 milioni) per la conquista della Supercoppa Italiana a gennaio: meno partite da disputare, più soldi in palio.

Il trofeo inoltre è stato assegnato in Arabia Saudita. Pazienza quindi se i tifosi faticavano a seguire la propria squadra. Contano i soldi, non più la tradizione. Un tempo gli introiti maggiori erano quelli che i club accumulavano da botteghino e merchandising, per questo sensazioni e gradimento del pubblico erano tenuti in grande considerazione. Ora club e tifosi hanno obiettivi differenti. Perché con i premi in palio per le società saranno sempre più allettanti i soldi che non l’apprezzamento del pubblico. Vincere la Coppa Italia, in passato era un traguardo di grande prestigio.

La Roma, per esempio, nella propria storia ha trionfato in 9 occasioni. Molti titoli sono arrivati in anni in cui vincere la Coppa Italia era più prestigioso perfino di arrivare secondi o terzi in campionato. Oggi è impensabile. Con la nuova Champions League perfino un quinto posto può qualificare alla massima competizione internazionale e quindi portare più denaro della vittoria della Coppa Italia.

Coppa Italia: un trofeo è sempre un trofeo

Eppure pensateci: vincere il titolo porterebbe la gente in piazza a festeggiare. Il quinto posto no. Creerebbe sicuramente curiosità, spingerebbe la gente allo stadio ad assistere a partite contro club del calibro del Real Madrid, del Liverpool o del Bayern Monaco, ma non ci sarebbe una festa in piazza. L’emozione che genera nel tifoso la vittoria non la può pareggiare un quarto o un quinto posto. Il pubblico festeggerebbe di più il titolo, i club però puntano più ai soldi.

E così società e tifosi, rispetto al passato, hanno cominciato ad avere punti di vista e, di conseguenza, obiettivi differenti. Il calcio non è più pensato per emozionare il tifoso, ma per gli imprenditori e per arricchire chi comanda. Per questo la Coppa Italia è considerata solo un intralcio ed è stata del tutto svilita. Economicamente vale di più la Supercoppa Italiana (assegnata all’estero e lontana dal pubblico italiano) esattamente come il quinto posto in classifica.

Paulo Dybala e Gigi Buffon esultano insieme ai tempi della Juve - Lapresse - ilromanista.it
Paulo Dybala e Gigi Buffon esultano insieme ai tempi della Juve – Lapresse – ilromanista.it

Statistiche e curiosità

Pertanto, mentre il calcio non fa che aumentare le partite (pur contro il parere di giocatori e allenatori), come con l’allargamento della Champions, del Mondiale per Club, degli Europei o dei Mondiali, sempre con più partecipanti, la Coppa Italia ha sempre meno gare. La classifica dei calciatori più presenti nella storia della competizione parla chiaro: Roberto Mancini primo con 120 gettoni, Giuseppe Bergomi secondo con 119, l’ex romanista Pietro Vierchowod terzo a 116. Fra i giocatori in attività il più presente è Lorenzo De Silvestri, a quota 41. Lontanissimo dalla top 50 (che si chiude con Diego Fuser con 85 gettoni).

Nella classifica marcatori il primo è Alessandro Altobelli, con 56 gol. Segue Roberto Boninsegna a 48. Attaccanti che hanno reso grande il calcio italiano fra gli anni 60 e 80. Il miglior cannoniere in attività è invece Paulo Dybala con 13 gol (a +1 sul laziale Immobile). Con la formula attuale avvicinarsi ai grandi del passato è impossibile. Ma d’altronde la Coppa Italia non interessa più. Non conta. E va svilita. Ma che nessuno lo dica pubblicamente. La Lega la strada da intraprendere l’ha decisa. Ma si fa finta di niente.