‘Altro che multa, la UEFA ci vuole escludere’ | Sentenza agghiacciante: ecco per quanti anni
Il pugno duro della UEFA è una mazzata: una sentenza agghiacciante che va ben oltre la semplice multa. La Roma ha sforato.
Chissà se e per quanto tempo la nuova Champions League, con più parte e montepremi più alti hanno fatto dimenticare della Superlega. Il grande smacco per la UEFA, almeno dal punto di vista normativo.
Sia la Corte dell’Unione Europea che quella di Madrid hanno evidenziato delle condotte anticoncorrenziali, assolutamente da vietare in futuro nel quale è possibile alla Superlega di potersi formare senza “ritorsioni”. Al di là di questa sconfitta storica da parte di UEFA e FIFA, non si parla più ora di Superlega, quindi il “regno” della UEFA può continuare a dettar legge in Europa.
Una legge che non transige il minimo piccolo errore. Una legge dura e da rispettare onde evitare di incorrere in sanzioni salatissime, sfocianti in certi casi in esclusioni dalle competizioni, come è accaduto per la Juventus post era Agnelli e penalizzazione.
Anche la Roma è finita nell’occhio del ciclone della UEFA, che ha le aveva inflitto dei paletti restrittivi negli anni precedenti. E che ora è tornata a farsi sentire con una sentenza comunque pesante in tema di Fair Play finanziario.
Cosa è successo
A inizio settembre, come sempre a ridosso delle partenze delle coppe europee, la UEFA si è riunita per valutare la situazione delle società partecipanti alle competizioni del Vecchio Continente in regime di settlement agreement.
Non poche i club sotto la lente di ingrandimento della UEFA: tra le italiane Inter, Milan e Roma, insieme a Monaco, Marsiglia, PSG, Besiktas, Trabzonspor, Istanbul Basaksehir e Anversa. Per Inter e Milan tutto ok, nessuna sanzione a differenza della Roma.
Cosa si rischia
Il club giallorosso ha sfiorato quei paletti imposti dalla UEFA e come tale, sforando il regime di settlement agreement, è incappato in una multa da due milioni di euro, rispetto al bilancio chiuso al 30 giugno 2023. Una multa di poco conto? Non proprio.
Al di là che due milioni di euro sono sempre due milioni di euro, che per la Roma sono tanti vista la situazione economica (basti pensare che nella passata stagione il club giallorosso era obbligato a trovare 30 milioni di plus valenza, e che a gennaio i capitolini hanno potuto operare in sede di mercato solo con operazioni a titolo temporaneo), meglio non oltrepassare certi paletti. L’Istanbul Basaksehir, che ha completamente mancato l’obiettivo imposto dalla UEFA per il settlement agreement, a giugno prossimo rischia di essere escluso alla prima qualificazione in Europa del prossimo triennio. Solo Florentino e la sua Superlega sono riusciti a sconfiggere la UEFA (senza conseguenze per ora) meglio non scherza con Ceferin e la sua organizzazione.