Spalletti, l’amara verità in vista dei Mondiali: ‘Ecco cosa ci manca’ | L’Italia intera inizia a tremare
Il commissario tecnico della Nazionale Luciano Spalletti lancia un vero e proprio allarme in vista delle qualificazioni ai prossimi Mondiali
La bruciante eliminazione agli ottavi di finale degli ultimi Europei per mano della Svizzera ha lasciato un segno profondo in casa Italia. E del resto era molto difficile immaginare il contrario alla luce delle pessime prestazioni fornite da Barella e compagni.
Era altresì inevitabile che la critica non indicasse nel commissario tecnico il principale responsabile della disfatta tedesca. E così sul banco degli imputati è salito Luciano Spalletti, l’allenatore che secondo le aspettative di tutti avrebbe dovuto costruire una squadra aggressiva, spettacolare e vincente.
Il tecnico di Certaldo era, e forse è ancora, la figura ideale per costruire un’Italia giovane e di grande prospettiva ma agli Europei il progetto si è improvvisamente incagliato. Spalletti ha forse commesso l’errore di non chiudere definitivamente con il passato, dando ancora fiducia a qualche senatore di troppo.
Una leggerezza costata molto cara e di cui l’ex tecnico di Roma, Inter e Napoli pare, per fortuna, aver fatto tesoro. Nelle convocazioni per le prime gare della Nations League l’allenatore toscano ha impresso una svolta decisa e a questo punto, speriamo, anche decisiva.
Spalletti, l’allarme Mondiali fa tremare tutti: non ci sono alternative
La prestazione di altissimo livello fornita contro la Francia può rappresentare un nuovo punto di partenza per il cammino della Nazionale italiana, soprattutto in vista delle qualificazioni ai prossimi Mondiali che si svolgeranno nel 2026 in Canada, Messico e Stati Uniti.
In tal senso hanno un peso consistente le ultime dichiarazioni rilasciate dallo stesso Spalletti in conferenza stampa. Parole che da un lato possono preoccupare in prospettiva futura, ma dall’altro sono la garanzia di un lavoro serio e meticoloso che il ct azzurro è deciso a portare avanti.
Spalletti, così è tutto chiaro: il futuro è già scritto
“Sono sicuro che una Nazione come l’Italia avrà sempre 20 giocatori per comporre una squadra forte – ha ribadito uno Spalletti particolarmente assertivo -. Questi presupposti ci saranno sempre, al netto del periodo particolare che si attraversa“.
Il ct azzurro ha poi espresso meglio il concetto: “Bisogna essere bravi a capire i momenti, in questo periodo qui non abbiamo dei purosangue da un punto di vista tecnico-calcistico, non abbiamo Baggio, Del Piero o Totti. Ma ci sono dei calciatori che sanno fare molte cose, che sanno adattarsi, un calcio di sentimento e di sacrificio. E queste cose possono fare la differenza“. Lo speriamo tutti…