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Contattati gli organi competenti | Il Presidente ci mette la faccia: non ha digerito il rigore negato

Palloni
Aumentano rigori e polemiche in Serie A – lapresse – IlRomanista.it

In nessun campionato si assegnano tanti rigori come in Italia. Un Presidente ci mette la faccia, contattati gli organi competenti.

L’anno soprannominata la “rigorite”. È la malattia dei nostri direttori di gara, dilagante nelle prime sette giornate di Serie A: addirittura 32 i calci di rigore assegnati, quasi uno ogni due partite. Un dato assurdo in considerazione delle valutazioni arbitrali negli altri campionati.

Eppure il trend nostrano sembrava guarito dalla “rigorite”. Nei tre precedenti campionati ci si era assestati a una media di 0,34 (la passata stagione), 0,28 (due annate fa), 0,37 nella stagione 2021-22. Dopo sette giornate sia già a 0,46.

Un numero spaventoso, che appare ancora più assurdo rispetto agli altri campionati. In Spagna ne sono stati assegnati 28, 4 in meno che da noi ma su 90 partite disputate contro le 70 della Serie A. In Ligue siamo a 27 penalty su 63 partite, in Bundegliga a 23 su 54 gare.

Fanno impressione altri dati, sia quello della Premier League appena 12 con lo stesso numero di partite della Serie A, vale a dire 20 calci di rigore in meno, su sette giornate è un numero che davvero fa effetto.

Proteste su proteste

I freddi numeri sono inversamente proporzionali alle fiammate polemiche che stanno generando i nostri arbitri, senza contare i termini pesantissimi riservati da qualsiasi media ai direttori di gara, complice anche l’aumento a dismisura delle proteste dei tesserati: giocatori, allenatori e dirigenti, sempre più focosi.

Manganiello non ha dato nessuna spiegazione, non abbiamo ancora capito se sia stato richiamato dal VAR”. Ancora si discute del penalty (non assegnato) in Bari Cremonese, il vicedirettore sportivo Valerio Di Cesare ancora ne parla.

Valerio Di Cesare
Valerio Di Cesare, direttore sportivo del Bari – instagram – IlRomanista.it

Cosa c’è che non va

“Anche se sono molto contento della prestazione della squadra – spiega – quell’episodio ci ha penalizzato, potevamo portare a casa tre punti”. Di Cesare si guarda attorno, notando quella non uniformità di giudizio alla base del corto circuito. “Contro il Cosenza il VAR era stato richiamato e ha fischiato il penalty – prosegue Di Cesare – dal campo ho capito subito che era rigore, l’arbitro può sbagliare, ma non so perché non sia stato richiamato”.

In precedenza si erano espressi sia l’allenatore dei biancorossi, Moreno Longo, sia addirittura il presidente Luigi De Laurentiis. Di Cesare getta benzina sul fuoco: “Ripeto, gli errori capitano – chiosa il vice-diesse, sempre in un’intervista rilasciata da RadioBari – ma lì il VAR avrebbe dovuto richiamare il direttore di gara”. E la confusione continua…