Ero malato e lo sapevo bene | Dramma Juventus, il calciatore rivela tutto: costretto a fermarsi
Rivela tutto nei minimi particolari, un vero e proprio drammi quello del giocatore, costretto a fermarsi per la sua malattia.
Chi pensa che un giocatore di calcio, più in generale uno sportivo, viva nella bambagia, in un mondo tutto rosa e fiori, si sbaglia di grosso. Anzi, per certi versi la carriera di un calciatore è molto più complessa di quella di un lavoratore.
Vero che nel calcio girano tanti, forse troppi, soldi. Ma quello che firmano i giocatori non sono contratti a tempo indeterminati: la carriera di un calciatore, che sia un top player o meno, dura di media 15 anni. In questo lasso di tempo, il tempo stesso viene scandito in maniera differente.
Continui spostamenti, spauracchio ritiro che può piombare tra capo e collo a rovinare la vita familiare, tante partite e poche vacanze. Molti i casi di depressione, una causa scatenante principalmente data dal tempo a disposizione, tanto tempo libero a disposizione.
E con tanto tempo libero a disposizione si possono compiere atti o fatti deprecabili, illegali, con tutto ciò che ne consegue. Non è affatto un piccolo particolare, come rivelato da un dramma di un giocatore costretto a fermarsi per una malattia abbastanza grave.
Una malattia molto pericolosa
Tale è la ludopatia, una patologia che rientra nella categoria delle dipendenze comportamentali, principalmente causata dall’insostenibile desiderio di giocare d’azzardo. Secondo medici e psicologi il ludopatico è una persona che non sa gestire controllare l’impulso che porta al comportamento dal quale inizialmente ricava una eccitazione.
Tale è stato Nicolò Fagioli. La sua storia, un vero e proprio dramma, è diventato un docufilm dal titolo Fragile, distribuito da Amazon Prime, nel quale il centrocampista della Juventus dice tutto, raccontando la nuda verità di una persona, appunto, fragile.
Dal passatempo al dramma
Tutto è cominciato come un passatempo, uno scherzo dato dal tanto tempo a disposizione, lì però si annidava una malattia scoperta molti anni dopo. Nel mezzo il dramma: gioco, soldi persi, debiti e quindi minacce da parte di chi ha approfittato anche della sua notorietà.
“Mi avevano scritto che mi avrebbero spezzato le gambe prima di una partita. E nemmeno sapevo chi erano, è veramente brutto…”. Lo spoiler rivelato da Fragile nel quale Fagioli rivela uno dei passaggi più toccanti della sua esperienza, riguardante le intimidazioni ricevute e la difficoltà soprattutto di trovare la luce fuori dal tunnel. La squalifica di sette mesi, alla fine, lo ha costretto non solo a fermarsi, ma ad avere più tempo a disposizione per uscirne, stavolta con l’aiuto di tutti.