“Rischia di non giocare per un anno”: attimi di panico in casa Milan | Conceicao trema per il suo pupillo

Il tecnico rossonero non può dormire sonni tranquilli dopo l’ultimo episodio. La società sta cercando di stargli vicino.
Tra campionato e Champions League, la rincorsa del Milan a un posto al sole continua. Il tecnico rossonero Sergio Conceição sembra aver trovato la quadra e adesso anche gli uomini migliori sembrano aver capito cosa dare in campo.
Forse era soltanto una questione di tempo, fatto sta che il portoghese ci ha messo davvero poco a entrare in empatia col mondo Milan. Dalla vittoria in Supercoppa contro i rivali cittadini fino alle ultime prestazioni e a un mercato che ha dato i suoi frutti.
Joao Felix e Gimenez sono due potenziali titolari. Non poco in un reparto che aveva bisogno di quella scintilla per tornare a registrare numeri importanti in fase realizzativa. In questa seconda parte di stagione i rossoneri si giocano tutto.
Con orgoglio e cattiveria. Il muso duro (non lungo) dell’ex tecnico del Porto in panchina e lo sguardo serio di Zlatan Ibrahimovic in tribuna. Il Milan vuole tornare grande anche se rischia di perdere per molto tempo uno dei suoi protagonisti.
Che cosa è successo
Dalla gara di Empoli al ritorno della coppa più ambita, senza dimenticare quello che è successo in campo. Il Milan non ci sta e dopo la gara del Castellani la società si è fatta sentire.
In particolare Zlatan Ibrahimovic si è schierato contro i vertici arbitrali, facendo intendere quali saranno le prossime mosse del Milan. Gli ultimi episodi in campo non sono piaciuti alla società di Via Aldo Rossi.

Che scontro con gli arbitri
Le parole di Ibrahimovic in conferenza stampa, in occasione della presentazione di Joao Felix, non lasciano spazio a ulteriori dubbi sulla posizione del Milan. Le decisioni degli arbitri non sono piaciute. Una giornata, l’ultima di campionato, condizionata dal VAR e da alcune sviste clamorose.
“Chiedo sempre ai giocatori di essere educati con l’arbitro. Sono stupito che i miei giocatori non abbiano reagito più forte dopo la situazione di Walker, una situazione fuori controllo: se va male questo giocatore rischia di non giocare per un anno. Non voglio essere troppo drammatico, ma l’arbitro mi ha detto che forse era ammonito. A me non interessa ammonito o espulso, mi interessa il controllo del gioco ed era veramente pericoloso”.