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Cambieremo sia il logo che i colori | Ultim’ora, bomba improvvisa in casa giallorossa: decenni di storia cancellati all’istante

Cambia tutto
Tifosi giallorossi delusi – IlRomanista.it (Foto LaPresse)

Novità clamorosa quella che arriva dal club giallorosso, cambia davvero tutto: dal logo ai colori ufficiali, decisione shock

Come un fulmine a ciel sereno arriva una di quelle notizie che, inevitabilmente, spiazza tutto il mondo giallorosso. Dai tifosi fino ad arrivare ai calciatori. Una decisione, a quanto pare, a dir poco inevitabile.

Soprattutto per quanto accaduto in questi ultimi giorni dove non sono mancate affatto le polemiche e, soprattutto, la fortissima delusione di un qualcosa che poteva essere evitato.

Una decisione, appunto, presa dalla società che insieme ai vertici alti ed insieme agli atleti hanno voluto effettuare. Una importantissima presa di posizione che ha trovato d’accordo tutti.

Cambio sia del logo che dei colori ufficiali della squadra. Decenni di storia, del club, che sono stati cancellati in un secondo. Il tutto, però, per un motivo ben preciso.

Shock nel club giallorosso, cambia tutto: dal logo ai colori ufficiali

Alla fine Atalanta-Lecce si è regolarmente disputata. Nessuno, però, avrebbe voluto disputare questo match. In particolar modo i salentini che sono ancora scossi (d’altronde non potrebbe essere altrimenti) per la morte del fisioterapista, Graziano Fiorita. Quest’ultimo venuto a mancare a Coccaglio (provincia di Brescia) a poche ore dalla sfida di campionato che i leccesi avrebbero dovuto disputare a Bergamo lo scorso venerdì 25 aprile. Gara che, però, è stata rinviata solamente di due giorni. Una decisione presa dalla Lega Serie A.

La stessa che non ha assolutamente messo d’accordo i salentini che avrebbero sì voluto giocare il match, ma non a distanza di pochi giorni da questo terrificante lutto che ha colpito il club giallorosso. Ed è per questo motivo che i calciatori hanno deciso di scendere in campo con un “look” completamente nuovo. In segno di protesta. Una maglia bianca con scritto “Nessun valore. Nessun colore” con tanto di segno del lutto stampato in zona cuore.

La protesta dei giallorossi salentini
La protesta dei calciatori del Lecce – IlRomanista.it (Foto LaPresse)

Protesta dei giallorossi, dito puntato contro i vertici alti: momenti di commozione

Non sono mancati attimi di commozione prima, durante e dopo la partita per una sfida che il Lecce non avrebbe voluto disputare a distanza di pochi giorni. Il risultato finale (1-1) passa in secondo piano e non è affatto importante. Nel caso in cui i salentini avessero disertato l’impegno sarebbero andati incontro in una sconfitta a tavolino e penalizzazione in classifica. A poche ore dalla sfida del “Gewiss Stadium” era stato proprio il club a diramare una nota in cui ha spiegato i motivi di questa decisione. “Quella di stasera (domenica 27 aprile, ndr) è la partita dei valori calpestati. La decisione della Lega è irrispettosa per il grave lutto che ha colpito la famiglia di Graziano, della società e tifosi del Lecce. Emerge una gerarchia della morte in base al blasone della società colpita o da chi viene a mancare“.

Una nota che continua in questo modo: “Il nostro Graziano per 26 anni ha prestato servizio nel Lecce e continuerà a farlo. Graziano Fiorita è deceduto mentre era in ritiro con la squadra, lontano da sua moglie e dai suoi 4 figli. Questa gara non andava disputata oggi, ma tutti i tentativi di rinviarla sono stati cinicamente rigettati. Si ringrazia il Ministro dello Sport Andrea Abodi che fino all’ultimo, ma senza successo, ha tentato di far disputare la partita in una data più consona“. Il Lecce, alla fine, si è regolarmente presentato in campo. Si pensava di mandare la Primavera, ma il Lecce ha dichiarato: “Ad una grave ingiustizia non si risponde violando platealmente le regole. Giocheremo la partita ‘dei valori calpestati’, lo faremo indossando una anonima casacca bianca, che non ci rappresenta, senza colori, stemmi e loghi. Torneremo a vestire la nostra maglia quando Graziano ritornerà a casa e sarà omaggiato dalla sua gente“.