“Djokovic si ritira”: sconfitta a Madrid e fulmine a ciel sereno | Svelata la data dell’addio

Dietro alla precoce sconfitta di Djokovic a Madrid si nasconde dell’altro. Un fulmine a ciel sereno per l’ex numero uno serbo.
Nel mondo dello sport, ogni leggenda ha il suo epilogo. Alcuni escono di scena da vincenti, con i fuochi d’artificio, altri con il lento spegnersi della fiamma. Per Novak Djokovic, il 2025 sembra segnare l’inizio del crepuscolo. Le avvisaglie c’erano tutte, ma con l’avvento di Andy Murray si pensava a qualcos’altro di molto vicino a una last dance.
Il recente cambio di allenatore, invece, annunciato con toni fiduciosi, non sembra aver invertito una parabola ormai discendente di Novak Djokovic. I risultati parlano chiaro: il serbo fatica a tenere il passo con una nuova generazione affamata e tecnicamente spietata, non è più competitivo.
Dopo anni di dominio, coronati da 24 titoli del Grande Slam e una longevità senza precedenti al vertice della classifica ATP, Nole sta affrontando la sfida più dura: il tempo. Compirà 38 anni il prossimo 22 maggio. Un’età che a quanto pare pesa tanto.
Il fisico inizia a mostrare segni di cedimento e la brillantezza mentale che l’ha sempre distinto sembra affievolirsi nei momenti decisivi. Le sue recenti eliminazioni premature nei tornei più importanti – compreso l’Australian Open, da lui dominato per anni – fanno pensare a un cambiamento irreversibile.
La decisione è presa
A Madrid, nell’ultimo torneo sulla terra rossa, Nole è uscito addirittura ai 32esimi di finale, contro il nostro Arnaldi. Che si è emozionato talmente tanto che quasi non ci credeva, se non fosse che Djokovic è stato il suo idolo sin da bambino. Il 6-3/6-4 però parla molto chiaro.
Il passaggio a un nuovo allenatore, Murray certamente una figura stimata e con un curriculum di tutto rispetto, è apparso però come un tentativo di dare una scossa a una macchina che non gira più come una volta. Ma cambiare guida non basta, se il motore ha perso potenza. La decisione così è presa.

Djokovic non si nasconde
Nole non ci sarà in quella città dove ha festeggiato le mille vittorie in Atp, guadagnandosi l’ennesima finale agli Internazionali. Era il 2022 non molto tempo fa. Nel 2025 Djokovic diserterà la kermesse romana. Un ritiro annunciato, ma era dal 2007 che Nole non mancava dalla sua amata Capitale.
Inutile nascondersi. Solo due partite giocate sulla terra rossa, altrettante sconfitte senza vincere nemmeno un set. Non che prima sia andato meglio: a Miami sconfitta bruciante contro Mensik, subito fuori a Montecarlo contro la bestia nera Tabilo. Poi ci ha pensato Arnaldi: meglio fermarsi per preparare al meglio il Roland Garros, o l’ultimo torneo che possa fargli vincere il suo centesimo titolo.