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Soulé a DSPORT: “Il gol all’Inter? Ero contento, i napoletani mi hanno ringraziato”

Matias Soulé (LaPresse) – IlRomanista.it

L’attaccante della Roma Matias Soulé ha rilasciato un’intervista a DSPORT nel quale parla del gol all’Inter e della sua carriera

Un gol pesantissimo ed un futuro a Roma ancora tutto da scrivere, Matias Soulé oggi ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di DSPORT nel quale ha parlato della rete contro i nerazzurri e della sua carriera: “Ero contento, per fortuna abbiamo vinto. Non ce lo aspettavamo, sapevamo che sarebbe stato difficile. Stiamo lottando per arrivare in Champions, motivo per cui ci servivano moltissimo quei tre punti. Ora mancano 4 finali e contro la Fiorentina, che è sotto di noi in classifica, sarà difficile”.

La reazione dei napoletani? “Mi hanno mandato dei messaggi e mi hanno ringraziato per il gol”. Sull’inizio di carriera nel calcio ha risposto: “Stavo cercando club su internet dove potermi mettere alla prova. Ho iniziato a giocare nel Kimberley, ma come tutti i ragazzi volevo andare a Buenos Aires. Quando trovavo una squadra lo dicevo a mio papà, il quale mi rispondeva che ero piccolo ma che prima o poi mi ci avrebbe portato. Ho insistito molto, finché arrivò la chiamata del Vélez per fare un provino e mi prese”.

Su Messi: “Avevo 17 anni e dovevo ancora debuttare. Andai in Nazionale e lo salutai, ma ero nervoso perché incontrarlo era il mio sogno. Parlammo poco, ma fu pazzesco. Dissi alla mia famiglia che non mi sarei più lavato la mano che gli avevo stretto. Allenarsi con lui è un privilegio”.

Da Messi a Ronaldo: “Sono stato un mese con Cristiano Ronaldo nel periodo in cui la Juventus vinceva ogni anno la Serie A. Parla spagnolo, aveva un buon rapporto con i sudamericani del gruppo ed è davvero un genio. Poi lasciò la Juventus e andò al Manchester United. C’era anche Paulo Dybala nel momento in cui debuttai in prima squadra e lo conobbi proprio lì alla Juventus. Quella rosa era piena di fuoriclasse e giocare con certi calciatori era incredibile per un ragazzo giovane come me”.

Soulé: “Il mio sogno è giocare in Argentina”

Sul padre e la possibilità di chiudere la carriera nell’Indipendiente: “Non mi mette pressione, ma è un mio sogno giocare in Argentina perché me ne andai prima. Ora non ci penso, credo che manchi tanto però mi piacerebbe giocare lì e ovviamente nell’Independiente. Tutta la mia famiglia tifa l’Independiente, mio padre soprattutto”. La prima convocazione con l’Argentina: “Fu un’emozione enorme, tutti i bambini sognano la convocazione nell’Argentina. Ero molto contento, c’erano anche Dybala e Paredes. Già fui convocato prima di debuttare in prima squadra e lì conobbi l’ambiente, ma era un’altra cosa dato che ero alla Roma”.

La chiamata di Spalletti: “Di Francesco mi disse che Spalletti avrebbe voluto convocarmi in vista dell’Europeo. Il ct venne a Frosinone e parlai con lui, ma io gli dissi di no perché sono nato in Argentina. Mi chiamò prima al telefono, poi volle incontrarmi a sorpresa. Lui mi disse ‘Ti capisco’. Su Allegri: “Sì. Io ero tornato dall’Argentina con i capelli biondo platino e lui mi salutò senza dirmi nulla. Un altro giorno venne da me e disse: ‘Che ti sei fatto in testa?’. A fine allenamento venne nuovamente a parlarmi: ‘Non voglio vederti con questi capelli, domani mattina te li tagli’. E io lo feci. Mi ricordo che Di Maria e Paredes mi provocavano dicendo: ‘Che cag*****o che sei!’.

Matias Soulé (LaPresse) – IlRomanista.it

Soulé: “I miei amici sono quelli di sempre£

“Sì: Puchi, Ivan, Santiago, El Chiqui e me ne sto dimenticando sicuramente qualcuno… Tutti ragazzi di Mar de Plata, ma anche qualcuno che conobbi al Velez e ora è in Italia. I primi che ho nominato sono quelli del mio quartiere. Ogni volta che posso torno in Argentina e sto con la famiglia e i miei amici”.

Sulla nonna: “Lei veniva a Buenos Aires solo per accompagnarmi quando mio padre non poteva. Purtroppo è scomparsa da poco, ma la porto sempre con me perché la amavo. Le piaceva il calcio, quindi c’era un rapporto speciale”.