Lutto improvviso, un altro Campione del Mondo ci ha lasciato | Anche la Roma piange la tragedia

Il 2025 sta piangendo una valle di lacrime per le scomparse di tanti giocatori che hanno segnato il calcio. L’ultimo lutto colpisce anche la Roma.
Bisogna arrivare ancora a metà anno, ma il 2025 si sta rivelando un anno profondamente segnato dal dolore per il mondo di quel calcio che il compianto Papa Francesco amava tantissimo, a prescindere dal tifo per il suo San Lorenzo de Almagro.
In pochi mesi, il panorama sportivo italiano e internazionale ha dovuto salutare per sempre alcune delle sue leggende, figure che hanno scritto pagine indimenticabili della storia del pallone. Uomini che, con il loro talento, hanno unito generazioni di tifosi, lasciando un’eredità sportiva e umana incancellabile.
Tra le perdite più sentite in ambito internazionale, certamente quella di Dennis Law, leggenda del Manchester United e della nazionale scozzese. Ha fatto scalpore quella di Bolano, ex Parma, stroncato a 47 anni da un infarto.
In Italia abbiamo pianto subito Aldo Agroppi: se ne è andato a 80 anni, a causa di una polmonite bilaterale. Bandiera del Torino negli anni ’60 e ’70, ha collezionato oltre 200 presenze con i granata, vincendo due Coppa Italia. Allenatore e opinionista sportivo, ce lo ricorderemo per sempre per il suo carattere schietto e diretto.
Ci ha lasciato anche lui
Come non ricordare Bruno Pizzul, ci ha lasciato anche lui in questo 2025, scomparso a pochi giorni dal suo 87esimo compleanno. Era stato un giocatore, ma è diventato un’icona di questo sport con le sue epiche telecronache, commentatore ufficiale delle partite della Nazionale dal 1986 al 2002, entrando nel cuore di milioni di tifosi.
L’ultima scomparsa ha spezzato il cuore del Lecce, ancora in lacrime per la prematura morte di Graziano Fiorita, massofisioterapista e osteopata del Lecce: è stato trovato senza vita il 24 aprile nella sua stanza d’albergo a Coccaglio, vicino a Brescia, dove i salentini erano in ritiro.

Un lutto che unisce il mondo intero
Dalla UEFA alla FIFA, dal Brasile all’Italia passando per il mondo unito. Questo il cordoglio per Jair da Costa, per amici e nemici sportivi semplicemente la Freccia Nera. Un giocatore chiave nell’Inter plurivincitrice del Mago Herrera.
Jair in nerazzurro ha conquistato quattro scudetti due Coppe dei Campioni e altrettante Coppe Intercontinentali, militando anche nella Roma. Tornò in patria per vestire la maglia del Santos, prima di chiudere la carriera in Canada con i Windsor Stars. Inter e Roma ovviamente lo hanno ricordato nei loro canali social. Il Brasile lo ha pianto tristemente, anche se non ha mai giocato in quella Canarinha campione del mondo del 1962.