“Dopo il match ti pesto a sangue”: ultim’ora, calcio italiano in subbuglio | Necessario l’intervento delle forze dell’ordine

Un altro episodio gravissimo ha sconvolto il mondo del calcio. Le conseguenze di questo gesto non si sono fatte attendere.
Certe cattive abitudini non si estinguono mai ed è anche per questo che il calcio italiano non riesce a spiccare il volo. Questione di credibilità ma non solo. L’ultimo episodio ha lasciato tutti a bocca aperta e non è esattamente la prima volta che ci troviamo a riportare un evento del genere.
I protagonisti in campo hanno potuto soltanto osservare quanto di più nocivo potesse accadere. Uno spettacolo indegno che in molti ricorderanno per tanto tempo.
Un biglietto da visita da nascondere il prima possibile. Peccato che per quanto accaduto e per la gravità dei fatti commessi, il protagonista di questa vicenda non se la caverà con una semplice squalifica.
Le parole dette sul campo, quel “dopo il match ti pesto a sangue”, valgono più di ogni gesto. Un concentrato di odio e violenza che purtroppo continua ad accompagnare questo sport. Il più bello del mondo ma anche il più inquinato da episodi come questo.
Calcio italiano in ginocchio
Ci ritroviamo ancora una volta a commentare un episodio davvero terribile. Stiamo parlando di un calciatore 32enne di origine forlivese, militante in una formazione di Terza categoria. Come riportato da ForliToday “Nelle settimane scorse l’Associazione Italiana Arbitri ha segnalato al Questore l’increscioso episodio accaduto nel corso di un incontro disputatosi in provincia il 29 marzo”.
L’episodio è molto grave e ha a che fare ancora una volta con una tentata aggressione al direttore di gara di turno. Il più classico capro espiatorio nella contesa. “Il giocatore, dopo essere stato ammonito, ha assunto un comportamento minaccioso nei confronti del direttore di gara, che lo ha successivamente espulso”.

Una squalifica esemplare
La rabbia del calciatore non si è placata anzi. “Ha aggredito l’arbitro, sferrandogli un pugno, senza riuscire a colpirlo solo perché trattenuto a forza da alcuni compagni di squadra, per poi urlare insulti e minacce “ti aspetto fuori per pestarti a sangue, ti uccido”.
Poi ecco la squalifica, per questa e tutta la prossima stagione sportiva, fino al 30 giugno 2026, oltre alla sconfitta a tavolino della sua squadra per 3-0. Il questore di Forlì-Cesena ha poi emesso un Daspo di 18 mesi. Niente calcio fino al prossimo autunno né come atleta né da spettatore.