“Scommettevo su tutto”: calcioscommesse, l’ex bianconero è uscito allo scoperto | Carriera distrutta dalla ludopatia
L’ex bianconero vuota il sacco e svela la sua dipendenza dal gioco d’azzardo e dal calcioscommesse: la sua carriera è stata rovinata.
La ludopatia o gioco d’azzardo è una condizione psicologica che si manifesta come un impulso incontrollabile a giocare, anche di fronte a perdite economiche, tensioni familiari e danni personali. Non si tratta di una semplice mancanza di controllo, ma di un disturbo complesso, spesso alimentato da vari fattori.
Incidono aspetti emotivi, sociali e biologici. Il desiderio di adrenalina, la voglia di evadere, la pressione sociale o l’influenza di predisposizioni genetiche possono tutti contribuire allo sviluppo di questa dipendenza. Il meccanismo del gioco compulsivo è un ciclo insidioso.
La vincita crea euforia, la perdita frustrazione, e l’unica risposta percepita è quella di continuare a giocare per recuperare o rivivere l’emozione della vittoria. Un circolo vizioso che finisce per ingabbiare la persona in una spirale autodistruttiva. Neppure la fama e il successo proteggono da questo rischio.
Tanti sportivi sono finiti nel vortice del gioco compulsivo, hanno ceduto alla dipendenza compromettendo non solo le loro carriere, ma anche la loro reputazione. Si tratta di una dipendenza a tutti gli effetti, che necessita di un percorso terapeutico mirato, spesso lungo e complesso, per recuperare l’equilibrio personale.
Calcioscommesse, la storia di Simone Montanari
Simone Montanari è stato uno dei protagonisti del calcio sammarinese. Con La Fiorita ha conquistato il titolo nazionale nel 2014 e ha aggiunto al suo palmares tre Coppe del Titano. Ha disputato anche 9 presenze tra Champions ed Europa League. Tuttavia, nel 2018 la sua carriera si è bruscamente interrotta a causa di un coinvolgimento nel calcioscommesse.
L’indagine ha portato ad una squalifica di 3 anni e 9 mesi e ad una multa di quasi 5mila euro. Dopo quel duro colpo, l’ex Viareggio, tra le altre, ha cambiato vita, e grazie alla psicologia è riuscito ad uscire dalla ludopatia. In seguito ha raccontato la sua storia per sensibilizzare i giovani calciatori sui rischi del gioco d’azzardo.
Montanari racconta tutto
Il suo obiettivo è che la sua vicenda personale possa servire da monito: “Sono stato un ludopatico, ma ho smesso dopo quello che mi è successo. Quando giochi, il pensiero maggiore, e costante, è quello di dover fare la scommessa. Scommettevo su tutto, tranne che sulla mia partita.
Sono diventato ludopatico un po’ con gli amici, un po’ da solo. C’è una quantità di pubblicità enorme. C’è chi vuole combattere il gioco, ma anche chi lo sponsorizza. Per me è nato spontaneamente, diventando una dipendenza senza sostanze”.