Roma, non farti troppe illusioni: il tecnico dei sogni resterà tale | Scelta low-cost per la panchina
Ranieri saluta il proprio pubblico all’Olimpico, ma il suo erede non è stato ancora designato. I tifosi sognano un allenatore che non arriverà mai.
Un (doppio) rebus di nome e di fatto. La Roma è ancora in corsa per la Champions League grazie al 3-1 contro un Milan che chiude la sua fallimentare stagione (Supercoppa a parte) senza le coppe europee nella stagione che verrà.
Claudio Ranieri saluta con le lacrime agli occhi quel pubblico che gli ha riservato una scenografia da brividi in occasione dell’ultima partita casalinga della stagione. Parole di ringraziamento, applausi e lacrime. Ma del suo successore neanche l’ombra.
I nomi fatti sono stati tanti, tantissimi. Ancora oggi si parla di questo e di quello, in barba a una lista che lo stesso Claudio Ranieri e Florent Ghisolfi hanno consegnato ai Friedkin, tanto decidono loro, c’è poco da fare. E loro sono fatti così, hanno tempistiche di stampa statunitense, senza fretta.
Tempi completamente differenti dal calcio italiano. Ed è qui che i dissapori con la tifoseria hanno trovato terreno fertile. Mal supportato questa situazione dal popolo giallorosso, per questo nei confronti dei Friedkin c’è tanta diffidenza e zero passione.
Di rebus in rebus
L’altro rebus sono stati proprio i Friedkin a farlo scattare sui social. Hanno pubblicato un post sul loro account Instagram per certi versi misterioso. Foto del Colosseo, la Lupa, l’Olimpico, San Pietro e il Pantheon. Tutto per esaltare la Città Eterna e il legame con il club giallorosso.
In molti, invece, hanno voluto trovarci un messaggio subliminale. Colosseo in tedesco si scrive con la K, la Lupa ha la L, l’Olimpico inizia per O. San Pietro in inglese comincia per P. Unendo le iniziali si forma la parola Klopp. Sì, l’ex allenatore del Liverpool, dallo scorso gennaio Head of Global Soccer del gruppo Red Bull. Una scelta che sarebbe clamorosa. Già, sarebbe.
Dal palco alla realtà
Jurgen Klopp resterà l’allenatore dei sogni. Non tornerà in campo, né tantomeno alla Roma. Non lo farà nemmeno Roberto De Zerbi, uno dei papabili successori di Claudio Ranieri. È stato proprio il tecnico bresciano a spegnere i rumors.
“La volontà di restare è al 100%”. In fondo ha riportato l’Olympique Marsiglia in Champions League, nonostante i noti problemi di spogliatoio. “Stagione difficile – spiega – ma so che dopo cinque giorni mi mancherà il calcio. Parlerò con la squadra. Dobbiamo analizzare bene questa stagione e fare un programma per il futuro”. Né Roma né Italia: anche De Zerbi va depennato. Altro che rebus creativi, di questo passo non potrà essere che un allenatore low-cost per la Roma. Se così fosse, la distanza tra i Friedkin e i tifosi si allontanerà ancora di più.