Roma mi dispiace ma non tornerò mai più | L’ex capitano ci ha messo una pietra sopra: rimarrà per sempre soltanto un tifoso

La Roma deve incassare l’addio definitivo di un calciatore che ha fatto la storia del club. Le sue parole non lasciano alcun dubbio
La storia del rapporto tra la Roma e i suoi capitani più importanti è segnata da sentimenti profondi, da amore spesso incondizionato ma in molti casi anche da incomprensioni e perfino rotture traumatiche e definitive.
Per esempio la vicenda di Agostino Di Bartolomei fu esemplare da questo punto di vista: il capitano dello scudetto del 1983, idolo incontrastato della tifoseria giallorossa, ne divenne quasi un ‘nemico’ quando nell’estate del 1984 accettò la proposta del Milan.
Negli ultimi anni anche un fuoriclasse e bandiera indiscussa come Francesco Totti ha avuto modo di scontrarsi con la Roma, soprattutto nel breve periodo in cui ha ricoperto il ruolo di dirigente.
L’ex numero dieci se ne andò nell’estate del 2019 sbattendo la porta e nessuno da allora gli ha più chiesto di tornare a Trigoria. C’è poi il caso ancora più eclatante di Daniele De Rossi che due mesi dopo aver apposto la firma su un contratto triennale da allenatore è stato brutalmente esonerato.
Roma, il capitano non torna più: tifosi sconvolti
Tra i capitani più amati e in parte anche discussi della storia più o meno recente della Roma non può mancare Giuseppe Giannini, che per anni fu anche pilastro inamovibile del centrocampo della Nazionale di Azeglio Vicini.
Da quando lasciò la capitale da giocatore, nell’estate del 1996, l’ex ‘Principe’ giallorosso non ha più fatto ritorno nella Roma. E a distanza di oltre un quarto di secolo è lui stesso a svelare un curioso ma al tempo stesso amarissimo retroscena.
Roma, il suo ritorno fu bocciato senza appello: ostracismo evidente
Nel corso di una recente intervista Gianni ha riportato aa galla un episodio di una ventina d’anni fa: “Ho un solo rimpianto, fu quando il presidente Franco Sensi con cui avevo avuto un rapporto duro e anche brutto, mi chiamò e mi disse: ‘Ti rivoglio nella Roma’”.
“Andai a parlare con l’allora direttore tecnico Franco Baldini – ha ricordato Giannini – il quale se ne uscì con una battuta poco opportuna, dicendo che fino a poco tempo prima mi ero accompagnato con due procuratori a lui sgraditi come Morabito e Fioranelli. Ero offeso, non aveva fiducia in me: girai i tacchi e me ne andai. Forse avrei fatto meglio a parlare con Sensi e spiegargli che cosa era successo“.