Home » “Ranieri ci manda via”: terremoto a Trigoria, decisione a sorpresa | Spediti a casa senza rimpianti

“Ranieri ci manda via”: terremoto a Trigoria, decisione a sorpresa | Spediti a casa senza rimpianti

Claudio Ranieri
Claudio Ranieri, allenatore della Roma – lapresse – IlRomanista.it

Roma, piazza complessa: vivere a Trigoria ha i suoi pro e i suoi contro, soprattutto quando le cose non vanno bene e scoppia il terremoto.

Ora che il campionato è terminato e con quella lunga rincorsa con alla guida Claudio Ranieri, la Roma ha sfiorato una Champions pazzesca, finendo in Europa League, non si parla d’altro che del successore dell’allenatore di San Saba.

Se ne parlava anche prima, sia chiaro, ma Claudio Ranieri è stato straordinario anche in questo: è riuscito a mascherare il nome del suo erede, lasciando andare a un criptico: “Ha già firmato, ma sarà il presidente ad annunciarlo”.

Di nomi ne sono usciti a bizzeffe. Da Carlo Ancelotti (ora commissario tecnico del Brasile) a Max Allegri (in pole per la panchina di Conte se Antonio dovesse lasciare come sembra Napoli), passando addirittura per Jurgen Klopp, una pista mai veramente presa in considerazione da Ranieri-Ghisolfi e dalla proprietà statunitense.

L’ultimo nome caldo è quello di Cesc Fabregas. La Roma sarebbe andata dal Como per trovare una soluzione a lei congeniale, ma ha trovato un muro per il momento invalicabile: il club lariano ha pareggiato l’offerta giallorossa, dando tutte le garanzie di cui lo spagnolo ha bisogno per continuare a lavorare sulle sponde del Lago. Attenzione all’alternativa Roberto Mancini.

Potere e responsabilità

Così, mentre impazza il toto-allenatore, chiunque approderà nella Capitale deve sapere che Roma è una città molto complessa, che dà affetto e passione, ma chiede risultati, possibilmente nel breve periodo. Quando non è così, sono dolori.

Trigoria diventa un inferno, tremano i muri, bisogna avere a che fare con i tifosi fuori il quartier generale giallorosso, meglio poi non accendere la radio: ci sarà a qualsiasi ora una trasmissione che parla della Roma. Insomma, non il massimo.

Simone Perrotta
Simone Perrotta, centrocampista della Roma – lapresse – IlRomanista.it

Il retroscena

Per informazione, chiedere a Simone Perrotta, in giallorosso addirittura per nove anni, dal 2004 al 2013. “Il primo anno alla Roma è stato davvero difficile – ricorda l’ex centrocampista dei capitolini – ogni volta che prendevo la palla, erano fischi; se c’era una contestazione, quando uscivo da Trigoria la mia macchina ballava. All’inizio del secondo anno, in ritiro, c’erano i tifosi che urlavano contro di me, me ne dovevo andare, andai da Spalletti e mi disse di mettermi l’anima in pace, ma mi cambiò di posizione, e andò benissimo”.

Inferno e paradiso, a Roma funziona così. Perrotta ricorda molto bene l’esperienza con Claudio Ranieri, definito un allenatore intelligente. “Dopo una festa di carnevale, durata fino a notte tarda, arriviamo al campo in condizioni pessime. Ranieri ci vede, capisce, alleggerisce il programma e ci manda via”. Anche questa è Roma. Ed è giusto che l’erede di Ranieri lo sappia.