Lazio, altro che Sarri | Il nuovo mister arriva dalla Serie B: senza Europa sarà ridimensionamento

I biancocelesti alle prese con la scelta del nuovo tecnico. Dopo la delusione Baroni l’ambiente è tutt’altro che ottimista.
Nell’eterno dibattito sul peso dei calciatori in campo rispetto a quello dell’allenatore, si può tranquillamente inserire anche il tema “nuovo allenatore della Lazio”. Dopo la delusione Baroni infatti i tifosi chiedono spiegazioni.
Tra le contestazioni e la grande amarezza per aver concluso la stagione a mani vuote (i biancocelesti sono rimasti fuori da tutte le competizioni europee), il Presidente Lotito dovrà trovare il nome giusto al momento giusto. Nelle ultime ore l’indicazione di massima sembra essere stata chiara.
Il club della Capitale ha parlato con Maurizio Sarri ma non si è arrivati ancora a una decisione definitiva. A proposito di valore del tecnico chiamato in causa, la piazza si aspetta una figura in grado di tenere alta la tensione nell’arco di tutta la stagione sportiva.
I dubbi su Sarri derivano anche dal fatto che a Roma ci è già stato e le cose non hanno funzionato, ecco perché senza Europa sarà probabilmente tempo di ridimensionamento in casa biancoceleste.
Due nomi per ripartire
Non si tratta di nomi altisonanti, è bene specificarlo subito. La piazza avrebbe voluto sentir nominare dei tecnici di maggior carattere ed esperienza ma l’assenza della Lazio dalle coppe europee incide eccome.
Se Baroni con ogni probabilità lascerà ecco i due candidati alla successione. I nomi di Andrea Pirlo e Pippo Inzaghi come veri e propri outsider per provare a sorprendere tutti e vivere una stagione all’insegna della novità sotto tutti i punti di vista.
Tifosi inferociti
Se così fosse la Lazio si troverebbe a vivere un nuovo anno zero. L’ultima esperienza di Andrea Pirlo è stata con la Sampdoria, appena retrocessa in Serie C. Di tutt’altro umore è sicuramente l’animo di Pippo Inzaghi, capace di riportare il Pisa in Serie A dopo 34 anni.
Nomi come detto che non possono esaltare la piazza anche per quanto riguarda le possibili scelte sul mercato. C’è il rischio concreto che i calciatori migliori della rosa, senza Europa, possano addirittura decidere di cambiare aria.