“Non faccio parte del progetto”: Italia, Spalletti nell’occhio del ciclone | Tanti saluti e addio Nazionale
Italia, il ct Spalletti nell’occhio del ciclone, tanti saluti ed addio alla Nazionale: “Non faccio parte del progetto”
L’obiettivo della Nazionale è quello di partire con il piede giusto in queste prime due partite valide per la qualificazione alla prossima edizione della Coppa del Mondo.
Lo sa benissimo il ct Luciano Spalletti che non ha alcuna intenzione di fallire al grande appuntamento. Il 6 giugno trasferta insidiosa in Norvegia contro la formazione di Haaland. Quattro giorni più tardi, a Reggio Emilia, gli Azzurri ospiteranno la Moldova.
Per iniziare con il piede giusto non serve fare tanti calcoli, ma ottenere due altrettanti vittorie. Soprattutto dimenticare i primi due match di questo 2025, quelli di Nations League contro la Germania, tutt’altro che da ricordare.
Anche se, allo stesso tempo, l’atmosfera che si sta vivendo nella Nazionale non è assolutamente delle migliori. Soprattutto per l’ultima vicenda che vede, come protagonista, proprio il mister di Certaldo.
Spalletti nel mirino delle polemiche, addio Nazionale: il post sui social non passa inosservato
Continua la polemica, seppur a distanza, quella che vede come protagonisti Luciano Spalletti e Francesco Acerbi. Il primo, pochi mesi fa, aveva precisato che non avrebbe inserito nella lista dei convocati il difensore nerazzurro. Per via della sua età e, soprattutto, per il suo stile di gioco. Salvo poi cambiare idea, soprattutto dopo una stagione importante del centrale, pochi giorni fa quando lo ha tenuto in considerazione in queste due imminenti sfide. Soprattutto contro la Norvegia visto che lui uno come Haaland lo conosce molto bene visto che lo ha marcato già in diverse occasioni e con risultati eccellenti. Poi la conferma in conferenza stampa di Spalletti: Acerbi non ci sarà.
Peccato, però, che il giorno dopo la cocente delusione rimediata nella finale di Champions League persa a Monaco di Baviera il classe ’88 abbia deciso di disertare il ritiro di Coverciano. Ovvero? Non ha risposto alla convocazione ed, a quanto pare, di ritornare a vestire la maglia azzurra non ne ha alcuna intenzione. Lo ha spiegato in un lungo post pubblicato sul suo account ufficiale di Instagram. Nello stesso ha spiegato i motivi che lo hanno spinto a non prendere parte alla convocazione. Togliendosi, in qualche modo, anche diversi sassolini dalle scarpe che aveva da un po’ di tempo.
Nazionale, botta e risposta tra il ct ed il difensore: “Non faccio parte del progetto”
Questa è una parte del post pubblicata dal difensore nerazzurro: “Dopo una profonda riflessione, ho comunicato oggi al ct di non accettare la convocazione in Nazionale. Non è una scelta presa a cuor leggero, perché vestire la maglia azzurra è sempre stato un onore e un orgoglio per me. Alla luce degli ultimi avvenimenti non esistono ad oggi le condizioni proseguire serenamente questo percorso. Pretendo rispetto. Se questo viene a mancare allora preferisco farmi da parte“.
In conclusione: “Non resto dove non sono più voluto davvero ed è chiaro che non faccio parte del progetto del ct. Questa è la mia decisione. Non è definitiva né dettata dalla rabbia, né tanto meno dalla “depressione” per una finale Champions persa, ma solo da un bisogno di fare un passo indietro. Auguro il meglio alla Nazionale e come ai miei compagni“.