MOURINHO TIENITI PRONTO: se andrà male toccherà a te | Special One avvisato, il prossimo mister sarà proprio lui

Il fantasma di José Mourinho aleggia sempre sul campionato italiano. Il portoghese rappresenta il piano B ed è stato pre-allertato.
Ha vinto tanto, ovunque. In Portogallo è riuscito nell’impresa di vincere una Champions League contro tutti i pronostici alla guida del Porto, con cui si è messo in mostra a livello globale, diventando il desiderio di chiunque.
Ha alzato trofei in Premier con Chelsea e Manchester United, anche in Spagna con il Real Madrid nonostante Florentino Perez si aspettasse qualcosa in più di Supercoppa e Copa del Rey. Ma è in Italia che lo Special One ha lasciato il segno, a livello di risultati ma soprattutto dal punto di vista mediatico.
Leggendario il Triplete conquistato con l’Inter nel 2010, un’impresa unica nel suo genere italiano, espressione di un destino ineludibile. Nonostante la sua recente avventura sulla panchina del Fenerbahçe, lo “Special One” continua a essere un nome ricorrente nel panorama calcistico italiano, un chiodo fisso.
Il suo carisma, il suo palmarès e la sua capacità di infiammare gli ambienti lo rendono un oggetto del desiderio che, ciclicamente, torna di moda. Dopo l’addio alla Roma, tornata ad alzare una coppa europea (la Conference League di Tirana) sotto la sua egida, molti avevano ipotizzato un periodo lontano dal Belpaese per il tecnico portoghese, ora al Fenerbahce in Turchia. Invece, a quanto pare, non è così.
Ritorno al futuro
La sua figura è rimasta prepotentemente nell’immaginario collettivo del calcio italiano. Le sue due stagioni e mezzo in giallorosso, culminate con la vittoria della Conference League e una finale di Europa League, hanno lasciato un’impronta profonda, fatta di amore incondizionato da parte dei tifosi e di un’intensa, a volte controversa, relazione con il sistema calcio italiano.
Ora, il nome di Mourinho non è più legato solo a possibili ritorni in panchine di Serie A, il ritorno al futuro dello Special One lo ha visto addirittura tra i candidati per la panchina della Nazionale italiana, dopo l’addio di Luciano Spalletti e il no di Claudio Ranieri.
Sei stato allertato
Sarà Gennaro Gattuso a guidare l’Italia alla disperata qualificazione al Mondiale, da dove manchiamo da due edizioni, otto anni che potrebbero diventare dodici se dovessimo fallire anche stavolta. No licet. Così, ecco il piano B.
L’idea di affidare le redini della Nazionale a un tecnico straniero, per giunta con un curriculum internazionale di primissimo livello e una profonda conoscenza del calcio italiano, stuzzica non poco, soprattutto se Gattuso non dovesse ingranare. Il tracollo di Oslo ci costringe a rincorrere una Norvegia capolista a punteggio pieno nel girone del Qualificazioni Mondiali. Rischiamo fortemente il secondo posto, quindi un altro barrage. Non si può sbagliare stavolta, per questo Mourinho è allertato.