Sinner, ecco perché contro Alcaraz perde sempre | Mistero risolto una volta per tutte: non può farci nulla

Jannik Sinner, un 2025 sempre sconfitto da Carlos Alcaraz, ma perché tutto questo? Svelato il motivo dei suoi ko

E pensare che il suo 2025 era iniziato nel migliore dei modi, ovviamente il riferimento è più che chiaro: la vittoria agli Australian Open. Per la seconda stagione consecutiva. Poi qualcosa si è interrotto. Anzi, lo hanno interrotto.

La vicenda Clostebol ha tenuto fermo Jannik Sinner per ben tre mesi. Una squalifica che lo ha condizionato fisicamente, ma non più di tanto. Il ritorno in campo, infatti, è stato convincente: due volte in finale, ma altrettante sconfitte.

Prima agli Internazionali d’Italia e poi al Roland Garros. Come annunciato in precedenza due ko, sempre con lo stesso avversario: Carlos Alcaraz. Lo spagnolo, nelle ultime uscite, ha mostrato di essere nettamente più forte ed in forma del nativo di San Candido.

Su questo non ci sono dubbi. Ma perché tutto questo? Gli allenamenti possono essere una risposta, ma a quanto pare non è solamente quello. A rivelarlo ci ha pensato direttamente il quotidiano britannico “Times” che ha svelato il segreto dello spagnolo.

Sinner sconfitto e Alcaraz vincitore, svelato il motivo del suo successo

Quello che in molti si sono chiesti, in questo periodo, è come abbia fatto Alcaraz a battere Sinner. A quanto pare il merito va dato, solo ed esclusivamente, ad una pozione segreta. Ma fino ad un certo punto. Una pozione che avrebbe contribuito alla vittoria ed alla rimonta nel torneo francese. Tanto da recuperare addirittura due set di svantaggio.

Sì, ma il merito di tutto questo a chi deve essere dato? A quanto pare al sapore aspro del succo di cetriolini sottaceto. Nei momenti di pausa le tv hanno inquadrato, in più di una occasione, i due campioni riposare durante il match. Le immagini, quando lo spagnolo era in break, beveva un succo di cetrioli. Proprio come successe nell’ultima edizione di Wimbledon dello scorso anno.

Alcaraz batte Sinner, svelato il segreto vincente: tutto merito di una pozione

Ad esprimere il proprio pensiero, al quotidiano britannico, ci ha pensato Karl Cooke. Quest’ultimo, ex responsabile scientifico della Federennis britannica, ha rivelato: “Il tennis è uno sport che si gioca prevalentemente al caldo, e per lunghe ore, e quindi i giocatori perdono molti elettroliti“.

Poi ha continuato dicendo: “La perdita di elettroliti è associata, sebbene non sia ancora dimostrato scientificamente, ai crampi. Quindi, se si monitorano le carriere degli atleti che soffrono di crampi, parte del problema potrebbe essere che non reintegrano gli elettroliti“.