Soulé e il possibile addio alla Roma: “A gennaio stavo per andarmene. Spalletti mi voleva in nazionale”
Il talento argentino Matias Soulé ha parlato così riguardo la chiamata di Spalletti e il possibile addio alla Roma già a gennaio
Dal possibile addio alla Roma alla chiamata di Spalletti. Matias Soulé si racconta in un’intervista al canale YouTube Los Edul di Gaston ed Esteban Edul: “Mi voleva Spalletti, ma non potevo tradire l’Argentina – ha rivelato l’attaccante -All’epoca giocavo al Frosinone e il mio allenatore (Di Francesco, ndc) conosceva bene l’ex Ct. Ero rimasto a dormire a casa di Dybala a Roma, quando mi arrivò un messaggio dal mister. ‘Mati, tutto bene? Ti chiamerà Spalletti per convocarti’. E in effetti mi chiamò, mi fece i complimenti perché stavo andando molto bene e disse che mi avrebbe voluto in Nazionale perché sapeva che avevo il passaporto italiano. Accettare sarebbe stata la scelta più facile, ma gli dissi che la mia proprietà era l’Argentina e che avrei aspettato. Lui fu comprensivo. Ora sono in attesa della chiamata dell’Argentina. So che c’è tanta concorrenza, ma continuo a lavorare. È il sogno di ogni bambino, non smetterò di sperarci”. Sulla Roma ha poi aggiunto: “So che sono giovane, ma ovviamente tutti vogliono giocare – ha ammesso Soulé – Quando sono arrivato non stavo giocando molto e volevo andare via. Non ero felice. Poi è arrivato Ranieri e tutto è cambiato. Mi ha detto di rimanere che avrei avuto le mie chance ed è andata proprio così. Roma è bellissima. C’è molta storia. Calcisticamente siamo partiti male, ma poi ci siamo risollevati. L’arrivo di Ranieri ci ha tranquillizzato, abbiamo conquistato abbastanza punti e ci siamo rialzati ora sono ansioso di conoscere Gasperini”. Che di sicuro avrà ammirato le perle nel girone di ritorno di Soulè, su tutte il gol nel derby. “Un gol in quella sfida ti cambia la vita. C’era anche la mia famiglia, che era venuta. Ho seguito l’esempio di Dybala. C’è un video prima della partita in cui si vede che Paulo fa con la mano il segno della traiettoria. Durante la partita Dybala sembrava un allenatore, ci siamo fatti un sacco di risate per questo con il gruppo”.