Tragedia Inter, l’idolo dei tifosi distrutto dalla droga | La delusione è stata troppo grande: adesso è ridotto così
Pessime notizie per l’Inter, l’idolo della tifoseria distrutto dalla droga: nessuno se lo sarebbe mai aspettato che si riducesse così
Nel mondo del calcio, molto spesso, si sono diffuse notizie di calciatori che hanno intrapreso delle strade non proprio delle migliori. Come quella dell’alcol o, ancora peggio, quella della droga.
Proprio come è successo ad uno che, in passato, ha vestito la gloriosa maglia dell’Inter. Un ottimo prospetto. Di lui si parlava un gran bene. Fino a quando, però, non è finito in questo terribile tunnel.
L’idolo della tifoseria nerazzurra ha vissuto, molto probabilmente, tempi migliori. Ne è consapevole. Come lui anche altre persone che, in qualche modo, si sono “perse” per strada.
Adesso, a distanza di anni da quanto successo, fa molto strano rivederlo in queste condizioni. La delusione è stata molto grande. Nessuno se lo sarebbe mai aspettato.
Dal calcio alla droga, l’idolo dei tifosi dell’Inter ridotto in queste condizioni
Il protagonista in questione è Andy van der Meyde. Un potenziale “crack” che, però, ha deluso tutte le aspettative. E pensare che l’inizio della sua carriera era in discesa. Dopo aver fatto vedere delle ottime cose con la maglia dell’Ajax a portarlo in Italia ci ha pensato l’Inter di Massimo Moratti nel 2003. Con i nerazzurri rimase due anni. Una infanzia, quella vissuta dal nativo di Arnhem, tutt’altro che semplice. Figlio di un uomo alcolizzato e giocatore incallito, il classe ’79 decise presto di cambiare il cognome con quello della madre. La fortuna volle che venne scelto dall’Ajax con cui trascorse tutte le giovanili.
Un’ala destra d’altri tempi. A 18 anni fa il suo debutto in prima squadra. Poi il prestito al Twente ed il ritorno con i “Lancieri” dove vince campionato e coppa d’Olanda. Dopo la Nazionale arriva la grande chiamata dell’Inter per 8 milioni di euro. Sembra l’inizio di un sogno, ed invece era quello di un incubo. Ha nostalgia di casa ed inizia a bere. Parecchio. Le prestazioni diventano deludenti. La panchina è il luogo in cui si trova più spesso. Dopo due anni, senza ambientarsi più di tanto al calcio italiano, decide di andare via. All’Everton, però, la situazione peggiora. Non solo alcol, ma anche la droga. Oltre a strip club e tantissime donne. La moglie lo lascia. Il calcio diventa addirittura l’ultimo dei problemi.
Alcol e droga, il calcio era l’ultimo dei suoi pensieri: cosa fa oggi l’ex Inter
In Premier League percepisce 37mila sterline alla settimana. Soldi che spendeva subito in macchine, alcool droghe e strip club. Si infortuna spesso. Il tecnico Moyes lo mette fuori rosa. La situazione del “cecchino” olandese peggiora: le dosi di droga aumentano. Poi inizia ad assumere farmaci. Dopo il PSV ed il WKE Andy getta la spugna e chiude per sempre col calcio nel 2012.
Oggi l’olandese è un uomo diverso ed ha chiuso, finalmente, con quel passato turbolento. E’ padre di cinque figli. Dopo aver messo la testa sulle spalle il suo ex club, l’Ajax, lo ha messo sotto contratto come allenatore delle giovanili. Scrive anche un libro “Nessuna Pietà“. E’ anche conduttore tv del programma “In macchina con Andy” dove intervista i calciatori della Eredivisie.