“Ho pensato di farla finita”: dal successo nel calcio ai problemi con l’alcol | L’ex Nazionale ridotto così
Dalla luci del grande calcio al buio dell’alcol. L’ex giocatore della Nazionale confessa: “Ho pensato di farla finita”.
Un tempo era osannato in tutti i campi in giro per l’Europa, protagonista anche con la maglia della Nazionale e simbolo di talento, grinta e dedizione. Oggi, invece, il suo nome torna sulle pagine dei giornali e nei titoli dei notiziari per una storia molto diversa, fatta di dolore, sofferenza, solitudine e dipendenze.
L’ex calciatore ha svelato in un’intervista molto toccante e struggente il suo lungo calvario, segnato da una discesa vertiginosa nei problemi con l’alcol.
All’inizio si trattata di qualche bicchiere, poi, però, l’alcol è diventato un rifugio quotidiano, una via di fuga e pian piano una dipendenza. I rapporti familiari si sono incrinati, le amicizie si sono diradate e anche economicamente la situazione è precipitata.
Il racconto dell’ex Nazionale è crudo ma illuminante. Spiega senza filtri quanto sia facile cadere nel baratro delle dipendenze, soprattutto quando non si è preparati mentalmente.
Il dramma di Guarin
Stiamo parlando di Freddy Guarin, ex centrocampista tra le altre dell’Inter e della Colombia. A ‘Caracol Television’ ha raccontato i primi problemi nati in Italia: “Bevevo a casa, in discoteca, al ristorante. Avevo già la mia famiglia, sapevo che stavo sbagliando sia nel lavoro che nelle responsabilità familiari. Ho fallito tutti gli obiettivi, calcistici e personali, sentivo di non avere limiti.
Ero completamente preso dall’alcol, mi vennero a dire tramite il mio agente che non potevo più stare a Milano”. In Cina la situazione non è migliorata: “Mi alzavo per andare ad allenarmi e dopo bevevo alcol. Mi riposavo un po’, mi allenavo e bevevo alcolici, è stato così ogni giorno”.
Guarin racconta di aver rischiato la vita
In Brasile la situazione è precipitata a causa del Covid e della separazione con la moglie: “Bevevo 50,60,70 birre in una notte. E’ arrivata la pandemia, andavo con qualunque ragazza senza protezione, mi abbandonavo completamente. Abitavo al 17esimo piano, la mia reazione è stata quella di gettarmi dal balcone.
Però c’era una rete, ho saltato e mi ha rimandato indietro, ovviamente non me ne sono accorto. Non capivo quello che stavo facendo, non so cosa sia successo. Io lo sapevo che se fossi stato ubriaco sarei morto. Sono arrivato a quel punto in cui non mi importava più nulla pur di potermi fare del male”.