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Per me può partire anche domani: addio Fiorentina, Pioli miete la prima vittima | Lascia la squadra prima del suo arrivo

Stefano Pioli - Foto Lapresse - Ilromanista.it
Stefano Pioli – Foto Lapresse – Ilromanista.it

Pioli ha già dato mandato delle sue scelte prima ancora di essere ufficializzato dalla Fiorentina. Lascia la Viola prima che arrivi.

Un anno lontano dall’Italia, il tempo di metabolizzare l’amarezza di aver lasciato il Milan, l’esperienza araba con l’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo: nessun titolo, ma sicuramente il suo bagaglio di nozioni è accresciuto. Ora per Stefano Pioli è arrivato il momento di tornare a casa. Manca l’ufficialità, ma non è in discussione il se tornerà, ma solo il quando.

Il ritorno di Stefano Pioli sulla panchina della Fiorentina è un’operazione che sa di familiare, un abbraccio a un passato non troppo lontano. Per i tifosi viola, è un volto noto, un tecnico che ha già assaporato l’aria del Franchi e le peculiarità di una piazza tanto esigente quanto appassionata, un grande vantaggio certamente, ma ogni nuovo ciclo, per quanto guidato da mani esperte, è sempre una sfida ardua.

L’esperienza precedente di Pioli a Firenze, dal 2017 al 2019, fu un periodo di transizione, segnato da momenti di grande emozione (come la gestione post-Astori) e da un calcio a tratti brillante, ma che non portò ai risultati sperati in termini di classifica. Ora, però, il contesto è diverso.

La società è più solida con Commisso sulla poltrona presidenziale, le ambizioni sono cresciute, e la base tecnica, seppur da rinnovare, offre spunti interessanti. Dzeko, il riscatto di Fagioli, Fazzini e Viti: il mercato della Fiorentina è partito alla grande.

Più e meno

Pioli non dovrà perdere tempo prezioso a decifrare il “genoma” fiorentino. Conosce la piazza, i suoi umori, la sua insofferenza per la mediocrità e la sua capacità di esaltarsi per un calcio propositivo. Sa come gestire anche la pressione mediatica e l’attenzione costante.

Questo gli permetterà di concentrarsi immediatamente sul campo, sulla tattica e sulla costruzione della squadra. Ha vinto uno scudetto e allenato Cristiano Ronaldo, ha sicuramente le spalle grosse. Per questo ha già fatto capire di chi ha bisogno del gruppo squadra di Palladino. E di chi no.

Edoardo Pierozzi
Edoardo Pierozzi, nell’ultima stagione al Pescara in prestito dalla Fiorentina – Instagram – IlRomanista.it

Tu sì, tu no

Ovviamente tutta la campagna acquisti della Fiorentina gira attorno al nome di Moise Kean. Fino al 15 luglio chiunque può bypassare la Viola, trattando direttamente col centravanti Azzurro, non prima di aver pagato una clausola rescissoria che non fa dormire sonni tranquilli, appena 52 milioni di euro. Pioli, ovviamente, vorrebbe tenerlo, se non fosse che Moise Kean è reduce da una stagione straordinaria. Ma sa bene la situazione.

Chi non resterà alla Fiorentina è Edoardo Pierozzi, reduce da un’ultima stagione in Serie C a Pescara. La Fiorentina, infatti, non ha esercitato l’opzione di rinnovo, per cui il duttile esterno mancino si svincolerà.