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Le cessioni non bastano: la UEFA manda il conto alla Roma | Pagati a caro prezzo gli errori del passato

Il presidente della Roma Dan Friedkin e il figlio Ryan
Il presidente della Roma Dan Friedkin e il figlio Ryan – LaPresse – Ilromanista.it

La Roma deve affrontare un percorso di risanamento del bilancio. L’accordo con la UEFA impedisce al club di investire come vorrebbe

Prosegue anche se a fatica il cammino della Roma verso il risanamento dei conti. Sono trascorsi 3 anni esatti, eravamo a giugno del 2022, da quando il club giallorosso stipulò con i vertici dell’UEFA il cosiddetto Settlement Agreement.

Si tratta di una sorta di patteggiamento con il quale l‘UEFA consente ai club inadempienti di rientrare nei parametri del del Fair Play Finanziario senza subire conseguenze troppo pesanti sul piano sportivo.

La Roma è arrivata quasi alla conclusione del cammino imposto dal suddetto accordo ma finora, nelle varie tappe intermedie che si son0 succedute, ha spesso e volentieri dovuto versare una multa per mancata conquista degli obiettivi prefissati.

Anche per ciò che riguarda il penultimo esercizio di bilancio, quello della stagione 2023-2024, la società non ha centrato, anche se per una manciata di milioni, il traguardo previsto dal Settlement Agreement stabilito con la UEFA.

Roma, certi errori non si devono commettere: ecco perché

Non più tardi di qualche giorno fa il massimo organismo calcistico europeo ha annunciato attraverso un comunicato le sanzioni, tutte di natura esclusivamente economica, applicate a una serie di club che non hanno rispettato gli obiettivi prefissati.

Tra questi anche la Roma che ha ricevuto una multa di appena 3 milioni di euro. Un provvedimento ampiamente previsto dal presidente Friedkin che aveva già accantonato una cifra del genere nel bilancio approvato a dicembre scorso.

La Champions League
La Roma vuole tornare in Champions – LaPresse – Ilromanista.it

UEFA, con la Roma il conto è ancora aperto

Trattandosi di una tappa intermedia i vertici di Nyon non hanno calcato troppo la mano, ma è evidente come la società giallorossa da qui al 30 giugno 2026 non possa più permettersi di sbagliare: i prossimi obiettivi economico-finanziari vanno centrati a qualsiasi costo.

Ciò detto, la prossima annata sarà decisiva da parecchi punti di vista: dopo sei anni di assenza prolungata e ingiustificata la Roma è obbligata a centrare la fatidica qualificazione in Champions League. La certezza di incassare i ricchissimi premi della competizione europea più importante on potrà non agevolare il percorso del club verso il traguardo fissato dal Settlement Agreement. Spetta a Gian Piero Gasperini e ai giocatori riuscire a centrare l’agognato obiettivo. La parola passa dunque al campo.