Roma, Gasperini torna a parlare di mercato: “Quanti rinforzi mancano? Non lo so ditelo voi”
Il nuovo tecnico giallorosso Gian Piero Gasperini è tornato a parlare di mercato dopo la vittoria ottenuta nell’ultima amichevole
Dopo la vittoria in amichevole, nella quale è arrivato il quinto gol di Ferguson in questo precampionato è tornato a parlare Gian Piero Gasperini: “Oggi non avevamo intenzione di pressare il portiere avversario. Loro giocavano molto con il portiere, noi solo qualche volta perché è dispendioso. Ferguson è un attaccante da pressing e può creare queste situazioni. Se si ruba palla così in alto è chiaro che si hanno possibilità di fare gol. Evan dobbiamo conoscerlo e sfruttarlo in profondità, in alcune situazioni potevamo cercarlo di più. Dobbiamo abituarci a far giocare un po’ di più la punta, ma questo fa parte delle cose a cui cerco di rimediare durante la partita”. Il tecnico sa che bisognerà migliorare per arrivare al livello Champions chiesto dalla proprietà. “Ora l’intensità non si può chiedere – ammette – siamo solo a due settimane di lavoro con i carichi. Questa era la prima partita vera e abbiamo giocato in un ambiente difficile, c’era tanta gente e i tifosi avevano molto entusiasmo. Non si può chiedere molto su questo aspetto, ma dobbiamo avere sempre l’ambizione di sbagliare poco quando siamo vicini all’area di rigore. Lo stop, l’ultimo passaggio e il tiro sono fondamentali e queste cose cambiano le partite. Quando siamo lì dobbiamo essere più precisi, ma siamo sulla buona strada”. Il tecnico ha poi parlato di mercato: “Quanti rinforzi mancano? Non lo so, ditelo voi stavolta (ride, ndr). Io faccio la conta da maggio, da quando è finita la stagione e si fa in fretta. Quattro o cinque acquisti ancora? Questo non è un alibi, questa è la fotografia. E noi non possiamo essere ipocriti. In questo momento basta prendere chi è andato via e chi è assente. L’aritmetica non è un’opinione, basta contare”. Poi rincara la dose prendendosela soprattutto con le tempistiche del mercato: “Gli allenatori vogliono sempre le cose fatte, perché sennò la preparazione che la facciamo a fare se mezza squadra va via? Questo riguarda tutti, ma di fatto è così. Io spero che quello che abbiamo nella testa si possa realizzare. So che ci vuole più di un mese, ma non so quanto perché i tempi del mercato non sono mai quelli degli allenatori. Sarebbe bello realizzare quello che io e la società abbiamo nella testa”