Claudio Ranieri si separa dalla Roma: ULTIM’ORA | Annuncio improvviso, ecco cos’è successo

Il braccio destro dei Friedkin, dopo aver scelto Gasperini come suo successore, è stato costretto a una decisione forzata.
La quiete dopo la tempesta. Con questa metafora è iniziato il ciclo di Gian Piero Gasperini alla Roma. La scorsa stagione è stata una di quelle da montagne russe, un susseguirsi di emozioni, decisioni drastiche e, in ultimo, un insperato lieto fine.
Tutto è cominciato con un’intuizione, quella di affidare la panchina a un simbolo, a un’icona: Daniele De Rossi. Una scelta dettata dal cuore, ma che purtroppo non ha dato i frutti sperati, costringendo la società a un doloroso esonero.
Il testimone è passato a Ivan Juric. Ma anche il croato, pur tra lampi di buon gioco, non è riuscito a far decollare una squadra smarrita, che sembrava aver perso il suo spirito combattivo. La classifica languiva, la stagione rischiava di prendere una piega disastrosa, e i Friedkin si sono trovati di fronte a un bivio: rischiare ancora, o affidarsi a un usato sicuro, a un “pompiere” in grado di spegnere l’incendio? Ha pensato a tutto Ranieri, prima di passare il testimone a Gian Piero Gasperini, suo erede.
Ranieri è comunque rimasto alla Roma, ma anche se tecnicamente come senior advisor giallorosso. Una sorta di Ibra al Milan, il braccio destro dei Friedkin. Ma proprio questo nuovo ruolo ha portato con sé anche il primo.
Il contrattempo
Il suo periodo da “senior advisor” è iniziato con un piccolo contrattempo: in occasione del ritiro estivo della Roma in Inghilterra, Claudio Ranieri si è unito ai suoi in ritardo, non per un ripensamento o per un impegno imprevisto, ma a causa della chiusura dell’aeroporto di Birmingham, che lo ha costretto a posticipare il suo arrivo, separandosi per un breve lasso di tempo dai giallorossi.
In Inghilterra è sbarcato regolarmente Ricky Massara. Il direttore sportivo, accompagnato da Lombardo, Chief Football Operating Officer, ha seguito Mancini e compagni a Walsall per il test contro l’Aston Villa.
Squadra in crescita
È andata male con l’Aston Villa, un 4-0 che ha generato le prime critiche nei confronti di giallorossi e il rilancio del Gasp, deciso a richiedere altri volti nuovo dopo gli arrivi di Vazquez, Ghilardi, Ziolkowski, El Aynaoui, Wesley e Ferguson.
Meglio il secondo test match in Inghilterra, il derby dei Friedkin contro l’Everton, vinto 1-0 grazie a una rete di Mati Soulè. “Riunione positiva con la società – ha ammesso l’allenatore di Grugliasco – mai detto che Dovbyk non mi piace, ma dal mercato mi aspetto un attaccante”. Ci penserà Ricky Massara a portare il nuovo giallorosso, ovviamente con le giuste indicazioni di Claudio Ranieri.