Donnarumma, noi ti accogliamo a braccia aperte | Il numero 1 torna in Serie A: indosserà la maglia più odiata d’Italia

Appare definitiva la rottura tra Gigio Donnarumma e il Paris Saint Germain. Il portiere della Nazionale italiana potrebbe tornare in Serie A
La frattura è ormai totale e senza ritorno. Il rapporto tra Gianluigi Donnarumma e il Paris Saint Germain è giunto con ogni probabilità ai titoli di coda come del resto si evince dalla mancata convocazione del portiere italiano per la Supercoppa Europea contro il Tottenham.
Il numero uno della Nazionale non fa parte dell’elenco dei giocatori a disposizione diramato dal tecnico Luis Enrique in vista della sfida tra i detentori della Champions e quelli dell’Europa League.
Un autentico smacco, uno schiaffo in faccia a quello che quasi tutti gli esperti considerano il miglior portiere d’Europa. La ragione primaria della scelta fatta dall’ex CT della Spagna è la rottura consumatasi tra Donnarumma e i vertici del club parigino.
Il casus belli è il mancato rinnovo di un contratto che andrà a scadenza tra meno di un anno: il 30 giugno del 2026 Donnarumma sarà libero di andarsene e di scegliersi una nuova squadra senza che il PSG possa mettere bocca.
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Per evitare di perdere il giocatore a parametro zero il presidente Nasser Al Khelaifi potrebbe a sua volta decidere di vendere in fretta e furia Donnarumma entro la chiusura di questo mercato estivo con buone possibilità di riuscirci.
Un portiere come lui del resto fa gola a parecchie squadre sia in Italia che in Europa e proprio la Serie A potrebbe essere la sua prossima destinazione. Sembra si possa escludere un ritorno al Milan che ha scelto alla fine di tenere Mike Maignan ma le alternative non mancano.
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Sarebbero due le opzioni a disposizione di Donnarumma: i suoi ex cugini dell’Inter che accoglierebbero volentieri un fuoriclasse come lui e la stessa Juventus, nonostante la conferma come portiere titolare di Michele Di Gregorio.
Alla fine l’ipotesi di un ritorno in Italia è forse la più praticabile e conveniente anche e soprattutto in vista dei Mondiali del 2026. Non è opportuno che il portiere della Nazionale italiana resti in panchina per un anno intero in una squadra che non lo vuole più.