“Questo sarà il mio addio al calcio”: lacrime in casa Roma | L’annuncio fa commuovere l’intera città

Adesso non ci sono più dubbi, le parole d’addio fanno commuovere la tifoseria della Roma, da sempre attaccata ai suoi beniamini.
Una città divisa in due. Una parte che rivendica di essere la squadra della Capitale, un’altra che vive quotidianamente il proprio attaccamento alla maglia giallorossa. Una fede sconfinata a tal punto che uno dei suo claim è: “la Roma non si discute, si ama”.
Una tifoseria passionale, viscerale, che vive di alti e bassi, di trionfi e delusioni, ma che non smette mai di stare al fianco della propria squadra, nel bene e nel male. È una storia d’amore lunga una vita, un legame indissolubile che va oltre i risultati del campo.
I tifosi della Roma sono noti per la loro fedeltà e per l’attaccamento ai propri simboli, a quei giocatori che non sono solo atleti, ma eroi, bandiere. E proprio quando questi eroi decidono di appendere gli scarpini al chiodo o di salutare la squadra, la piazza si ferma, si commuove e piange.
Basta pensare al più grande di tutti, a Francesco Totti. Il suo addio al calcio giocato, il 28 maggio 2017, non è stato un semplice ritiro, ma un evento epocale. L’Olimpico, ribollente di passione, si è trasformato in un mare di lacrime, un’onda emotiva che ha travolto tutti.
Una voce rotta dall’emozione
Le immagini del Capitano che saluta i suoi tifosi, con la voce rotta dall’emozione, sono scolpite nella memoria di ogni romanista. Quella giornata non è stata la fine di un’era sportiva, ma la chiusura di un capitolo di vita condiviso tra un uomo e la sua città.
Altro addio doloroso è stato quello di Daniele De Rossi. Il suo saluto, il 26 maggio 2019, è arrivato dopo una vita intera dedicata alla maglia giallorossa. Capitan Futuro, con la sua grinta e il suo spirito da guerriero, era l’incarnazione perfetta dell’anima romanista. Ma non sono solo Totti e De Rossi ad aver segnato in modo indelebile la storia recente. Anche altri addii, seppur meno clamorosi, hanno lasciato un segno profondo. Basti pensare a Bruno Conti o al Principe Giannini.
L’ultimo addio
Per i tifosi della Roma è stato uno dei tanti a vestire la maglia giallorosso, ma in Europa il nome di Mats Hummels ha del leggendario, per una carriera pazzesca, direttamente proporzionale al suo addio al calcio, nella last dance del Westfalenstadion.
Una marea di tifosi gialloneri sono accorsi per celebrare le 646 presenze di Hummels nella sua carriera, oltre 500 con la maglia del Dortmund. Applausi e saluti carichi di emozioni hanno accompagnato l’amichevole contro la Juventus. Il difensore tedesco è partito titolare, a ridosso del quarto d’ora, il gioco si è fermato momentaneamente per il “pasillo de honor” nei confronti di un giocatore che a Roma non è riuscito a lasciare il segno, ma che resterà una leggenda del calcio tedesco, e non.