Alcaraz, errore gravissimo dopo la finale: il rivale di Sinner rischia grosso | Primo posto più distante

Il campione spagnolo avrebbe commesso una leggerezza che gli può costare davvero caro: tutti i dettagli della vicenda.

Questa volta ha esultato Alcaraz anche se la vittoria è stata un po’ a metà. Il ritiro di Jannik Sinner ha consegnato nelle mani dello spagnolo il trofeo di Cincinnati. Un’affermazione importante che riaccende il duello di questo millennio.

Si sta continuando a parlare delle difficoltà del numero uno al mondo e di come avrebbe potuto (o dovuto) affrontare quest’ultimo appuntamento. Non sappiamo infatti che cosa sia successo e cosa abbia provocato quel blackout proprio sul più bello.

Dopo Wimbledon ad esultare è Alcaraz, nemico-amico di Sinner e tennista di altissimo livello. L’obiettivo dello spagnolo ora è quello di scalzare dal primo posto del ranking proprio l’avversario di sempre. Ci riuscirà?

L’ultima sfida ha messo in evidenza un aspetto molto interessante. Alcaraz avrebbe commesso una leggerezza che gli potrebbe costare cara ai fini della classifica ATP. Ecco di che cosa si tratta e come possono cambiare gli equilibri in vetta.

Un fatto gravissimo

Nel dubbio, un comportamento così non si era mai visto, soprattutto a questi livelli. Sotto l’effetto dell’adrenalina non è facile mantenere la lucidità e portare a casa un risultato così importante senza correre ulteriori rischi.

Lo sa bene Sinner ma forse non l’ha compreso del tutto Alcaraz, che si è reso protagonista di un episodio molto particolare proprio in occasione della finale di Cincinnati. Le conseguenze sarebbero state gravissime.

Che rischio per gli US Open

Un gesto sportivo ma anche un rischio per la sua salute. L’immagine di Alcaraz che si avvicina a Sinner in occasione dell’ultimo momento di difficoltà andato in mondovisione ha fatto discutere. L’ex tennista Roddick non ha dubbi sul comportamento dello spagnolo.

“Non avrebbe dovuto farlo. Fossi stato il suo allenatore gli avrei detto di fermarsi”, è la riflessione dell’ex campione americano. Un atteggiamento che lo ha esposto anche al pericolo di restare eventualmente contagiato, con l’avvicinarsi degli US Open in un momento decisivo per la stagione e per il ranking.