La Uefa blocca il mercato della Roma: paletti più restrittivi e cessioni forzate | Addio ai big per risanare i conti
Roma sotto assedio della UEFA: mercato bloccato e obbligo di cessioni eccellenti. I big verso l’addio per salvare i conti del club.
La Roma continua a muoversi con cautela sul piano economico, vincolata dalle rigide regole del Fair Play Finanziario imposte dalla UEFA. Dopo le cessioni dello scorso giugno, la società giallorossa è già al lavoro per pianificare le prossime mosse, con l’obiettivo di rispettare i parametri senza compromettere la competitività della squadra.
Il club capitolino deve recuperare circa 100 milioni di euro per rientrare nei limiti imposti. A differenza di altri club che hanno ottenuto deroghe o eluso temporaneamente le regole, la Roma è legata al settlement agreement firmato nel 2022 a Nyon. Questo accordo stabilisce un percorso di rientro ben definito e prevede sanzioni severe in caso di inadempienza.
Finora, la proprietà dei Friedkin ha rispettato le scadenze previste, ma lo spazio di manovra è sempre più ristretto. L’accordo con la UEFA consente una perdita aggregata massima di 60 milioni nel triennio, un obiettivo impegnativo considerando la situazione di partenza della società.
Nel 2021-22, infatti, la Roma aveva registrato un passivo di 219 milioni di euro. Nel 2023-24, la perdita è scesa a 81 milioni, segno di un miglioramento evidente, ma ancora insufficiente. Per ls stagione 2025-26, il traguardo fissato è quello del pareggio di bilancio, un obiettivo che richiederà ulteriori sacrifici e strategie mirate.
Ranieri fa chiarezza
Claudio Ranieri, senior advisor del club, ha confermato la situazione: “Il Fair Play Finanziario ci impone di mettere a posto i conti. Vedremo come andrà la stagione: piazzamento in campionato ed Europa League saranno determinanti. Se non basterà, serviranno cessioni: non possiamo rischiare sanzioni gravi”.
Per rispettare i vincoli, la Roma dovrà agire su più fronti. Le cessioni sono un’opzione concreta, ma anche l’arrivo di nuovo sponsor e la riduzione dei costi avranno un ruolo importante. I risultati sportivi, soprattutto in Europa, potrebbero garantire entrate extra fondamentali.
I big possono partire per salvare i conti
Il mercato resta cruciale: tra i nomi in uscita si fanno quelli di Svilar, Soulè, Koné e Ndicka, tutti potenziali plusvalenze. Tuttavia, la speranza è quella di limitare le uscite, confidando in una stagione positiva sul piano sportivo.
Molto dipenderà dal rendimento della squadra. Più la Roma riuscirà a progredire nelle competizioni, minore sarà la pressione economica e più agevole sarà il rispetto dei vincoli UEFA senza dover sacrificare i giocatori chiave.