“Un profilo da Real e Barcellona”: dalla Roma al tetto del mondo | I giallorossi si mangiano le mani
Avrebbe potuto diventare un simbolo del nuovo corso giallorosso e invece se lo godono gli altri: ecco di chi si tratta.
La Roma si gode il primo posto in campionato dopo un percorso netto. L’unico scivolone è arrivato proprio in Europa, un vero peccato per come si era messa la gara contro il Lille dell’ex Paulo Fonseca.
I giallorossi potranno ora concentrarsi nuovamente sul campionato e provare a consolidare una posizione così prestigiosa. La mano di Gasperini si vede già e nonostante gli interpreti diversi, la sensazione è che la squadra darà filo da torcere agli avversari.
L’ex allenatore dell’Atalanta sa che la strada è molto lunga e non saranno ammesse distrazioni. Magari a gennaio, con un buon piazzamento in classifica (l’obiettivo sarebbe la Champions), la società potrebbe persino pensare a qualche rinforzo.
Nel frattempo c’è un personaggio che sarebbe potuto restare nella Capitale per scrivere pagine importanti di storia. Il tempo ci ha detto che le cose sono andate in un’altra maniera.
L’obiettivo più grande
Che si tratti di un calciatore o di un allenatore professionista, l’obiettivo è sempre il più alto possibile. Te lo impone il percorso. Con coraggio e tanti sacrifici si può arrivare a toccare il cielo con un dito.
È la storia di chi ha indossato la maglia giallorossa (precisamente tra il 2003 e il 2007) e ha vinto tutto con il nerazzurro indosso. Un ex calciatore che ora siede su una delle panchine più importanti d’Italia.
“Da Real e Barcellona”: provocazione o realtà?
La direttrice di Calciomercato.it si è espressa così su Cristian Chivu. Il tecnico romeno, ex tra l’altro proprio della Roma, sta piano piano riscuotendo successi anche nell’ambiente giornalistico italiano. Secondo la giornalista il profilo di Chivu sarebbe addirittura più allettante di quello di Simone Inzaghi.
E pensare che la Roma ce l’aveva già in casa. Il tempo e gli eventuali successi del giovane tecnico interista ci diranno se e come potrà scattare l’ora della grande chance. Real o Barcellona? Magari anche una panchina italiana di alto livello.