Adesso basta, deve andarsene: la pazienza è finita | Lo hanno cacciato a calci
Tensione alle stelle in casa Roma, la rottura è ormai definitiva: è stato allontanato con durezza dopo l’ennesimo episodio.
La Roma inciampa clamorosamente in casa nella seconda giornata della League Phase di Europa League, perdendo per 1-0 contro il Lille. A decidere la partita è il gol fulmineo di Haraldsson al 6′, nato da un grave errore di Tsimikas in impostazione, che perde palla sulla pressione di Meunier.
L’islandese, servito da Correia, piazza un tiro imparabile sotto l’incrocio, gelando l’Olimpico. I giallorossi provano a reagire con determinazione, affidandosi alle giocate di Soulè, El Aynaoui e Ferguson. Nonostante alcuni buoni spunti e qualche occasione, la difesa organizzata della squadra di Genesio chiude ogni spazio.
L’occasione più grande arriva al 35′, quando Ozer salva su Tsimikas ed El Aynaoui si vede negare il pareggio da un intervento miracoloso di Mandi sulla linea. Nel secondo tempo la Roma alza il ritmo. Svilar tiene a galla i suoi con una parata provvidenziale su Giroud, mentre Ferguson sfiora il pari di testa.
Ma l’episodio che segna la gara arriva all’81’: l’arbitro assegna rigore per un fallo di mano di Mandi. Dal dischetto si presenta Dovbyk, che calcia due volte a causa di irregolarità, ma Ozer para in entrambe le occasioni. La chance del riscatto passa poi a Soulè, ma anche lui si lascia ipnotizzare.
Dovbyk sbaglia due rigori e finisce nel mirino della critica
Il Lille resiste fino al triplice fischio e conquista tre punti importantissimi in ottica qualificazione, lasciando la Roma a tre punti grazie alla vittoria all’esordio a Nizza. Nel mirino della critica post-partita finisce soprattutto Artem Dovbyk, protagonista in negativo della serata.
L’attaccante ucraino ha fallito due rigori consecutivi nello stesso minuto, entrambi calciati male e neutralizzati dal portiere del Lille Ozer. L’episodio ha scatenato la rabbia dei tifosi, già delusi da un rendimento sinora ben al di sotto delle aspettative.
I tifosi scaricano Dovbyk
Sui social il malcontento è palpabile: molti sostenitori chiedono apertamente la sua cessione, stufi della sua scarsa incisività nei momenti decisivi. A pesare è anche la totale mancanza di freddezza dal dischetto. Le proteste non risparmiano nemmeno Gian Piero Gasperini.
A Trigoria si respira aria tesa: il caso Dovbyk rischia di diventare un problema interno. La dirigenza, intanto, riflette già su un possibile addio anticipato. La Roma, per ripartire, ha bisogno di gol e certezze. E oggi, il centravanti ucraino non sembra offrire bè l’uno né l’altro. Le prossime partite potrebbero essere decisive per il suo futuro nella Capitale.