Meglio mandarlo in prestito: Soulè saluta la capitale | È il momento di farlo crescere

Matias Soulé lascia la Roma, il talentuoso attaccante argentino saluta la Capitale: la strategia del club giallorosso per farlo crescere.
“Sta già facendo bene ed è in crescita. Ha un ottimo piede e, se riesce ad arrivare più vicino alla porta, può diventare ancora più pericoloso”. Con queste parole, Gian Piero Gasperini ha fotografato il momento di Matias Soulè, uno dei volti più brillanti della Roma in questo avvio di stagione.
Contro la Fiorentina è stato nuovamente decisivo, confermandosi tra i protagonisti indiscussi con un gol che ha regalato altri 3 punti ai giallorossi. L’argentino ha disputato tutte le prime 8 partite da titolare, segnando 3 gol e fornendo 2 assist. Numeri importanti, che però non raccontano fino in fondo l’impatto che ha avuto sia in Serie A che in Europa League.
E’ uno di quei giocatori che Gasperini sembra ritenere imprescindibili, tanto da non rinunciare mai a lui, nemmeno nelle rotazioni europee. Ha messo la firma nelle vittorie contro Pisa, Verona e Fiorentina, oltre all’assist vincente per Pellegrini nel derby.
Ma oltre ai numeri, c’è una presenza in campo che si fa sempre più costante, più continua. I compagni lo cercano, si fidano di lui. Una trasformazione netta rispetto alla scorsa stagione, quando Soulè spesso partiva dalla panchina e sembrava poter brillare solo in assenza di Dybala.
Soulè show, ma a gennaio stava per partire: il retroscena
Oggi, invece, non è più solo un’alternativa. Mentre la Roma corre, cresce anche la consapevolezza che Soulè non sia più solo una promessa. Eppure, la sua avventura nella Capitale non era cominciata nel migliore dei modi. Prima con De Rossi, poi con Juric, faticava a trovare spazio, restando spesso ai margini.
Le sue qualità erano indubbie, ma faticava a trovare una collocazione tattica e la fiducia necessaria per imporsi. Con l’arrivo di Ranieri tutto è cambiato. L’ex Juventus ha ritrovato se stesso, tornando a brillare con giocate di grande qualità. Il tecnico di Testaccio ha saputo aspettarlo e valorizzarlo, trasformandolo in un’arma in più, nel giocatore capace di risolvere le partite.
Decisivo l’arrivo di Ranieri: l’ammissione di Soulé
Lo stesso argentino ha raccontato quel momento difficile con grande onestà: “Quando sono arrivato non stavo giocando molto e volevo andare via. Non ero felice.
Poi è arrivato Ranieri e tutto è cambiato. Mi ha detto di rimanere, che avrei avuto le mie chance, ed è andata proprio così”. Una scelta, quella di restare, che si è rivelata vincente. Ora Soulè non è più solo una scommessa: è un punto fermo del presente e del futuro della Roma.