Il processo è una farsa: Napoli e Juventus davanti al giudice | Sentenza ufficiale

E’ scontro aperto tra il Napoli e la Juventus: tensione aperta e lotta in corso tra i due club. Arriva la sentenza ufficiale.
Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di falso in bilancio. L’inchiesta riguarda una serie di operazioni effettuate tra il 2019 e il 2021, in particolare quelle legate agli acquisti di Kostas Manolas e soprattutto Victor Osimhen.
Secondo gli inquirenti, la contabilizzazione di queste operazioni avrebbe contribuito a generare plusvalenze fittizie. Sotto la lente d’ingrandimento è finita in particolare la complessa trattativa che ha portato il nigeriano dal Lille al Napoli, per una cifra ufficiale di 70 milioni di euro.
La Repubblica ha pubblicato alcuni stralci delle carte della Guardia di Finanza, contenenti elementi che, secondo gli inquirenti, metterebbero in dubbio la trasparenza dell’affare. Tra questi spicca un messaggio di Giuseppe Pompilio, ex vice direttore sportivo azzurro, a Cristiano Giuntoli: “Non devi scrivere nulla. Tracce nelle mail non se ne lasciano. A voce quello che ti pare”.
Un altro elemento rilevante è rappresentato da una mail dell’ex presidente del Lille, Lopez, in cui si fa riferimento al ‘valore nominale’ di un calciatore, utile a ‘pagare un prezzo inferiore’. Secondo gli investigatori, questi scambi suggerirebbero una gestione strategica delle valutazioni a fini contabili.
Plusvalenze, le differenze tra Napoli e Juventus
Dal punto di vista sportivo, però, la Procura Federale della FIGC non ha ritenuto di dover aprire un nuovo procedimento contro il Napoli. A differenza del caso Juve, in cui emersero prove dirette come la cosiddetta ‘Carta Paratici’, nel caso partenopeo non sono state rinvenute confessioni esplicite o documenti che dimostrino in modo inequivocabile l’intento illecito.
Le autorità sportive hanno inoltre ribadito come la valutazione di un calciatore resti per natura soggettiva. In assenza di elementi nuovi e schiaccianti, la giustizia sportiva non ha ravvisato la necessità di un’azione disciplinare, confermando le precedenti assoluzioni.
Caso Osimhen, Ravezzani all’attacco
Tuttavia, la pubblicazione delle intercettazioni ha generato un’ondata di reazioni. Molti opinionisti e addetti ai lavori hanno evidenziato quella che ritengono una disparità di trattamento rispetto alla Juventus.
Tra questi c’è Fabio Ravezzani, direttore di TeleLombardia, che a Juventibus ha dichiarato: “Siamo di fronte ad una tale disparità di trattamento, a una gravità per la mancanza di intervento della giustizia sportiva, che mi aspettavo qualche articolo da qualche giornale importante. Invece no: zitti. Nessuno ha preso posizione o alzato il dito. Questa è anche la dimostrazione che il giornalismo sportivo in Italia non ha fatto il bene del calcio”.