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In estate se ne va: la squadra perde il suo elemento migliore | Sarà un altro anno di rifondazione

Juventus-Roma
Juventus-Roma, una classicissima del calcio di Serie A – lapresse – ilromanista.it


La Serie A non riesce più a trattenere prospetti di top player. Questa estate ne andrà via un altro: non ci sono le basi per restare.

Il panorama calcistico italiano vive da anni una delicata situazione economica che ne limita fortemente la competitività a livello continentale. Ciò che per altri è consuetudine, per noi è mercato sostenibile. Troppa la differenza con i club di Premier, che hanno un vantaggio enorme figlio degli introiti dati dai diritti tv. Bayern e Dortmund in Germania, Real Madrid e Barcelona, la differenza con le corrispettive italiane si è ingigantita enormemente.

Nonostante l’arrivo di talenti indubbiamente di calibro come Kevin De Bruyne e Luka Modric, i top club di Serie A faticano a tenere il passo con la forza finanziaria dei colossi europei. Questa disparità non si riflette soltanto nella capacità di attrarre grandi nomi, ma soprattutto in quella di trattenere i propri “gioielli” cresciuti in casa o acquistati e valorizzati con oculatezza sul mercato.

Se un tempo il campionato italiano era il punto di arrivo per i migliori talenti mondiali, oggi è sempre più percepito come una vetrina di passaggio. Le offerte monstre provenienti dalla Premier League o dalla Liga spagnola risultano spesso irrinunciabili, non solo per i

giocatori stessi, allettati da ingaggi stellari, ma anche per le società italiane, costrette a fare i conti con bilanci in costante tensione.
La cessione di un pezzo pregiato, per quanto dolorosa sul piano sportivo, diventa sovente un male necessario per garantire la stabilità finanziaria e, di fatto, la sopravvivenza. Con l’interesse degli arabi, poi, la disparità viene acuita: basti pensare al capocannoniere della scorsa serie A, quel Retegui che non ci ha pensato due volte a volare in terra saudita.

Il problema maggiore

La fragilità economica dei club italiani si manifesta in modo lampante nel momento in cui un giovane talento esplode definitivamente. È in quel preciso istante che gli occhi delle grandi d’Europa si posano sul calciatore, e le rispettive dirigenze preparano l’assalto.

Mantenere le promesse calcistiche più luminose del nostro calcio è diventata una missione quasi impossibile, e la Juventus è l’ultima in ordine di tempo a sperimentare questa amara realtà. Nonostante la storia e il prestigio, la Signora non è esente da questo destino.

Kenan Yildiz
Kenan Yildiz, gioiello della Juventus e della nazionale turca – instagram – ilromanista.it

Lo stand by non aiuta

Il club bianconero, infatti, si trova nuovamente a dover affrontare una fase di complessa gestione economica e societaria. Tra i continui aumenti di capitale necessari per risanare i conti e un imminente rinnovamento del Consiglio di Amministrazione, l’attenzione della dirigenza è divisa su più fronti. Questa instabilità interna e la necessità di rispettare determinati paletti economici si riflettono inevitabilmente sulla gestione dei contratti dei giocatori più promettenti. Uno su tutti: Kenan Yildiz.

Il trequartista turco ha dimostrato di avere un potenziale illimitato. La Juve sta provando a trattenerlo, ma il rinnovo del suo contratto è in stand by. Uno stand by preoccupante che alimenta le speculazioni e l’interesse delle grandi d’Europa: vedi Chelsea, leggasi Barcelona, ma non solo. Yildiz rischia di diventare l’ennesima vittima della crisi italiana.