Sassuolo-Roma, Gasperini: “Dobbiamo giocare di reparto in attacco. Ferguson? Deve dare delle risposte”

Sassuolo-Roma, ecco le parole di Gian Piero Gasperini durante la conferenza stampa che precede la trasferta emiliana
Nel pre partita di Sassuolo-Roma spazio alle parole di Gasperini in conferenza stampa, che ha analizzato così le difficoltà avute dalla sua squadra nelle ultime due uscite e in generale sui gol che mancano: “Si è il problema principale ma si può allenare. Dobbiamo giocare di reparto in attacco come si gioca di reparto in difesa. Bisogna lavorare sulle posizioni, sugli smarcamenti e andare a chiudere. Abbiamo recuperato tutti i giocatori, Dybala, adesso anche Bailey. Dobbiamo assolutamente dare una svolta in positivo anche in quel senso”. Il tecnico ha poi aggiunto: “Inteso nell’aspetto tecnico perché dobbiamo lavorare tecnicamente e tatticamente sulla squadra e sul gioco. Era riferito al fatto di lavorare sui movimenti, sugli smarcamenti, sulle zone di campo, come si attacca la profondità e come si creano i presupposti per fare gol. Inteso in quell’aspetto lì, non ho mai usato la parola moscio”. La Roma sembra giocare meglio con un riferimento in attacco: “Abbiamo disputato 7 partite di campionato e 3 di coppa. Ne ha giocate 9, l’unica che non ha giocato è a Firenze. E’ il campo a parlare, poi si possono fare tutte le interpretazioni. Lui ha sempre dimostrato di poter dare risposte. Al momento, però, non sono state positive, è abbastanza evidente. Se devo dire la verità ieri, per la prima volta nella stagione l’ho visto fare un allenamento corretto. Ha 21 anni, arriva in un campionato in cui ha giocato poco o niente. Quindi probabilmente va anche aspettato, soprattutto perché ora si trova in un contesto diverso. Giovani così possono attraversare momenti di rendimento altalenante ma meritano fiducia. Se poi mi chiedete spiegazioni, non si può spiegare sempre tutto. Bisogna avere pazienza, lavorare, le risposte arrivano dal campo. Sul ruolo di falso nove io non credo che il centravanti debba sempre essere fisicamente alto e grande, conta essere efficaci. Ci sono tanti esempi di questo tipo nel calcio. Quello che importa secondo me sono altre cose, come rapidità nel tiro, abilità negli scambi e nella conclusione. Poi, se davanti hai un giocatore là davanti che sa risolvere i problemi, la strada diventa più corta “. Su Ferguson: “Ferguson ha preso parte finora a 9 partite su 10. Lui deve dare delle risposte sul campo, al momento stanno mancando in maniera evidente. Ieri l’ho visto fare il primo allenamento giusto, ha 21 anni ed è reduce da campionati in cui ha giocato poco. Bisogna dargli fiducia, com’è giusto che sia, ma l’unica soluzione è quella di lavorare. Non è necessario giocare sempre con un centravanti alto e fisico, quello che conta sono altre cose come la velocità, la tecnica, l’abilità nel tiro e nel triangolare. Certo, se poi hai qualcuno che ti risolve dei problemi meglio ancora”
