Roma tra presente e futuro: finale di stagione, nuovo allenatore e mercato | Le incertezze aumentano

La stagione non è ancora finita ma in casa Roma non si può che cominciare a programmare il futuro: le incertezze aumentano
Due partite alla fine e gli obbiettivi stagionali ancora alla portata. Una situazione tanto delicata che può influenzare le scelte nell’immediato futuro, ovvero in chiave mercato e nuovo allenatore. L’avvio di stagione sembrava aver escluso definitivamente la Roma dalla corsa Champions, in particolare sotto la gestione Juric, quando la squadra sembrava ormai già al capolinea a livello mentale.
L’arrivo di Ranieri però ha stravolto le carte in tavola, con l’ex tecnico del Cagliari che è riuscito a valorizzare i singoli e a dare nuove motivazioni e fiducia in se stessi ai suoi elementi, un lavoro psicologico che ha portato i suoi frutti, e che ha concesso la scalata in classifica.
Prima della sconfitta di Bergamo la squadra aveva messo a referto un filotto di ben diciannove risultati utili consecutivi, fattore che ha riportato la formazione capitolina a lottare per le prime quattro posizioni, anche se ad oggi, dopo appunto la disfatta contro i nerazzurri, quest’obbiettivo torna ad essere decisamente proibitivo.
Dal punto di vista societario sembrano esserci poche sicurezze, in particolare per quanto riguarda il discorso allenatore ed il mercato, due rami fondamentali per gettare le basi per la prossima stagione, ma che evidentemente non possono prescindere dalla classifica finale.
Roma, il nodo allenatore
L’unica certezza la Roma in un certo senso ce l’ha in panchina: Claudio Ranieri, come ribadito più volte, non guiderà i giallorossi la prossima stagione e andrà a ricoprire un ruolo in dirigenza che gli consentirà di avere voce in capitolo anche sulla scelta del suo erede.
Ultimamente sono stati fatti tanti nomi, da Farioli ad Allegri, da Pioli a Sarri, alcune piste sembrano valide, altre invece sembrerebbero già accantonate. Il quarto posto potrebbe favorire un’eventuale trattativa con Allegri, sul quale però sarebbero stati già fatti alcuni sondaggi anche dal Milan. Difficile ad oggi stabilire delle percentuali, il che rende l’idea riguardo l’incertezza che regna attorno ad un ruolo che sarà fondamentale per gettare le basi per un progetto che possa riportare la Roma a competere per le prime posizioni.
Roma e mercato, un piccolo tesoretto anche senza Champions: ma attenzione alle cessioni
Il settlemten agreement firmato con la Uefa pone nuovi paletti sul mercato romanista che, ancora una volta, dipenderà dall’accesso in Champions League. Con il quarto posto e i derivanti introiti la società potrebbe più facilmente permettersi nuovi investimenti per migliorare la rosa, senza la Champions però bisognerà prima pensare alle cessioni, ed è qui che entra in gioco la bravura di Ghisolfi.
Solo tra Enzo Le Fee e Nicola Zalewski ballano circa 30 milioni di euro che potrebbero essere versati nelle casse del club già a giugno, ai quali va aggiunto anche il nome di Marash Kumbulla, che in Spagna sta ritrovando la miglior versione di se stesso. Oltre agli esuberi restano i dubbi legati al rinnovo di Svilar, che potrebbe essere tentato dal salto di qualità visto il corteggiamento di alcuni top club europei. Così come Svilar anche Manu Koné rischia di essere uno dei nomi sulla lista dei possibili partenti, anche lui seguito da diversi top club (Psg su tutti), ma con un contratto decisamente più lungo firmato appena la scorsa estate. L’intento della società sarebbe tenerli entrambi, bisogna capire anche la volontà dei calciatori e le esigenze di bilancio, anche in questo caso però i dubbi risultano essere maggiori rispetto alle certezze.