Home » “Ti ammazzo, non torni a casa stasera”: terremoto in Italia, l’audio lo ha incastrato | 38 mesi di squalifica

“Ti ammazzo, non torni a casa stasera”: terremoto in Italia, l’audio lo ha incastrato | 38 mesi di squalifica

Una rissa in serie A - Foto Lapresse - Ilromanista.it
Una rissa in serie A – Foto Lapresse – Ilromanista.it

Il giocatore ha subito una maxi squalifica, parole pesanti nei confronti del direttore di gara, starà a lungo fuori dal campo

I campionati stanno per volgere al termine, con le ultime concitate sfide che portano con sè verdetti che sanno di gioia o di delusione per piazze ambiziose che si trovano a dovere fare un bilancio di una lunga annata, con risultati in linea o meno con le aspettative della vigilia e degli investimenti messi in atto dalle società.

Anche nelle categorie inferiori si assiste a partite dall’enorme agonismo, di fronte anche a cornici importanti di pubblico, con la tecnica che lascia spesso spazio a interventi al limite della regolarità, con un nervosismo proporzionale alla posta in gioco.

Ci sono delle situazioni, però, in cui si supera il limite consentito e il comportamento non permette delle giustificazioni plausibile, andando ben oltre il rispetto per gli avversari.

Un episodio del genere è avvenuto nella Promozione umbra, dove una squadra della provincia di Perugia ha subito una maxi squalifica, con l’inibizione di due figure dirigenziali e una sanzione pesantissima per un proprio tesserato. Il club in questione è il San Giustino Asd con un giocatore che dovrà stare lontano dal terreno di gioco fino al 30 giugno 2028. Ma andiamo a ricostruire cosa è successo e ha determinato un provvedimento di tale portata.

Una protesta eccessiva nei confronti del direttore di gara e poi l’espulsione

In occasione di un calcio d’angolo a favore della squadra avversaria nella metà campo opposta a quella della propria panchina, questo giocatore ha protestato, è uscito dalla panchina, insultando in modo ripetuto e aggressivo il direttore di gara.

Una volta ricevuto il cartellino, è entrato in campo e si è diretto verso il fischietto con fare minaccioso, tra lo stupore dei presenti.

L'arbitro estrae il cartellino rosso - Foto Lapresse - Ilromanista.it
L’arbitro estrae il cartellino rosso – Foto Lapresse – Ilromanista.it

Ha aggredito l’arbitro con minacce verbali, lo hanno sentito tutti

Dopo essersi avvicinato all’arbitro, mimando il gesto della testata, lo ha insultato con la seguente frase: “Ti ammazzo, ti uccido e non torni a casa stasera“.

Lo ha stretto al collo per qualche secondo, senza provocare dolore o segni evidenti, per poi essere portato via dai compagni di squadra. Un gesto che merita una sanzione esemplare, inaccettabile ed eccessivo rispetto a quanto è successo.