“Siamo sotto inchiesta”, profondo rosso Ferrari | Leclerc perde la pazienza: servirà un nuovo pilota
La crisi in casa Ferrari non sembra avere fine. Anche i rapporti tra Charles Leclerc e Lewis Hamilton sono ormai ridotti ai minimi termini
La bella e sorprendente e a tratti esaltante rimonta realizzata da Hamilton e Leclerc al Gran Premio dell’Emilia Romagna sul circuito di Imola il clima che si respira in casa Ferrari è ancora saturo di tensioni.
Le prestazioni della SF-25 del resto non inducono all’ottimismo più sfrenato: sia in qualifica che sul passo gara la McLaren e la Red Bull sono fuori dalla portata delle Rosse e le prospettive a breve e medio termine sono tutt’altro che rosee.
Non è un caso che sollecitato dai giornalisti ad esprimere una previsione in merito al Gran Premio di Monaco in programma domenica prossima Charles Leclerc abbia stroncato sul nascere qualsiasi slancio ottimistico.
“Non credo che a Monte Carlo saremo protagonisti“, il raggelante commento del driver monegasco a poche ore dalle prime prove libere della gara più iconica e affascinante della Formula Uno.
Ferrari, la rabbia di Leclerc scuote Maranello
Le prospettive insomma sono tutt’altro che incoraggianti. Anche perché nel frattempo altri piloti e altre scuderie iniziano a fare la voce grossa. Oltre alle inarrivabili McLaren e Red Bull, anche la Mercedes e la Williams stanno guadagnando in affidabilità e prestazioni.
Per fare un esempio concreto e tangibile il duello per il 6/o posto andato in scena domenica scorsa ad Imola tra Leclerc ed Alex Albon ha premiato il pilota della Ferrari solo perché l’alfiere della Williams è finito sull’erba.
Ferrari, il futuro è un’incognita: c’è il rischio di una rivoluzione
La cronaca del Gran Premio imolese racconta come dopo aver resistito per quasi dieci giri ai suoi attacchi, Leclerc abbia incassato il sorpasso da parte di Albon all’alba dell’ultimo giro. Una manovra brillante e fin troppo agevole anche se in questo caso esiste una spiegazione plausibile.
Poco prima che Albon attaccasse Leclerc infatti la direzione di corsa aveva messo sotto indagine la condotta del ferrarista nella difesa contro la Williams proprio al 61/o giro con Albon costretto a finire sull’erba. Erta stato l’ingegnere di pista di Leclerc, Bryan Bozzi, ad informarlo nel team radio: “Siamo sotto inchiesta“. Un’indagine che per fortuna non ha portato ad alcuna penalizzazione nei confronti della Ferrari.