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Mesi di intercettazioni ai danni della Juventus: portate tutte le prove in tribunale | Nuovo terremoto dopo il caso plusvalenze

Non esiste solo il caso plusvalenze
Juventus, portate tutte le prove in tribunale – IlRomanista.it (Foto LaPresse)

Nuovo terremoto in casa Juventus, mesi di intercettazioni e prove portate in tribunale: non esiste solo il “caso plusvalenze”

Una vicenda, quella che ha coinvolto la Juventus, negli ultimi anni non può che essere quella che è stata definita “Operazione Prisma” e che è stata condotta dalla Guardia di Finanza con la collaborazione da parte della Procura di Torino. Una inchiesta lanciata nel maggio 2021 dove sono state perquisite le sedi della Juventus sia a Torino che a Milano.

L’obiettivo era quello di focalizzarsi sui bilancia che andavano dal 2019 al 2021. L’obiettivo delle indagini erano quelle di far luce sulle “plusvalenze fittizie” (ovvero trasferimenti gonfiate per migliorare i bilanci con un valore che si aggirava tra i 155 ed i 170 milioni) e le “manovre stipendi” durante il periodo del Covid (con differimento o comunicazione parziale degli stipendi per presentare conti falsati).

L’inchiesta, in un primo momento, era partita da Torino. Successivamente, però, la questione si è spostata a Roma per via di una ordinanza della Cassazione del 6 settembre 2023 visto che i bilanci della Juventus erano stati diffuse su piattaforme con sede nella Capitale. Da quel momento la Procura di Roma ha ben pensato di acquisire i documenti fino al bilancio del 30 giugno 2022.

Tra le persone indagate spiccarono grandi nomi come quelli di: Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Fabio Paratici e Maurizio Arrivabene. Le accuse erano gravissime: aggiotaggio, false comunicazioni sociali e al mercato, ostacolo alla vigilanza e false fatturazioni.

Caso Juventus, gli ultimi aggiornamenti: cosa sta succedendo

A fare il punto della situazione ci ha pensato Fabio Ravezzani, volto noto di “TeleLombardia”. Nel corso di un suo intervento nella trasmissione streaming “Casa Juventus” il giornalista ha trattato vari argomenti. Tra questi anche quello, appunto, della Juventus. Un ragionamento, il suo, che ha fatto molto rumore.

Queste sono alcune delle sue considerazioni: “Abbiamo il procuratore Chiné che dice: ‘Vorrei inquisire il Napoli, la Roma, ma se non mi danno le carte come faccio? Ed ha ragione. Senza carte non si può procedere. Chiné è sincero, cosa gli vuoi dire? Allora Gravina dovrebbe dire che la giustizia sportiva non può funzionare così. In questo caso non è più giustizia“.

Il suo pensiero sulla Juventus
Il pensiero di Fabio Ravezzani sulla Juventus – IlRomanista.it (Screenshot video YouTube)

Juventus, due pesi e due misure: il pensiero del noto giornalista

E’ normale che ci sia una Procura a Roma che non dà le carte mentre a Torino sì. Perché nessuno si scandalizza?” ci tiene a precisare lo stesso Ravezzani.

Giornalista che, alla fine, conclude il suo pensiero in questo modo: “E’ una vergogna che la Giustizia Sportiva dipenda dalle Procure. O da quanto è tifoso o odiatore un pm. Eppure nessuno ne parla“.