“Ho avuto un incontro con Gesù”: Roma, la confessione che gela il sangue | Il beniamino dei tifosi ha perso la testa

Il calciatore dice sul serio ma i tifosi restano allibiti. Ecco quando è successo e perché la storia dell’atleta è così surreale.
Calcio e fede possono coesistere, lo dimostrano milioni di tifosi ogni weekend. Andare allo stadio è un po’ come andare in chiesa in fondo, con la differenza che in quest’ultimo luogo sacro non si può introdurre un pallone.
Girando per il mondo, senza farsi condizionare dalle latitudini, c’è ancora quel pallone che rotola e spinge milioni di appassionati verso la rete. Il calcio come linguaggio universale e come collante tra popoli e culture diverse.
Il calcio che unisce può far vedere ai suoi protagonisti qualcosa di sacro. Andare oltre la realtà diventa possibile e alcuni di questi calciatori possono davvero raccontare un episodio del genere. In particolare un ex calciatore della Roma ha avuto un incontro davvero particolare.
E pensare che tutti lo consideravano matto. Nemmeno gli amici o le persone più vicine a lui hanno voluto credergli né tantomeno approfondire la questione. Una vera e propria confessione pronta a entrare di diritto tra i momenti più incredibili di questo sport.
Il calciatore l’ha fatto davvero
Potrà sembrare impossibile ma certi incontri possono cambiare la vita di ognuno di noi. L’ex calciatore di Real Madrid e Roma non avrebbe mai pensato di vivere un’altra vita fuori dal campo. Certo in quel caso le regole sono state un po’ aggirate.
Stiamo parlando del terzino brasiliano Cicinho. Una carriera che avrebbe dovuto regalargli la gloria e un lungo periodo di difficoltà che lo ha condotto all’abisso. Infine la rinascita.
La confessione lascia senza parole
Come ricorda il portale Goal.com “In una lunga intervista all’Estado de Sao Paulo nel marzo del 2020, Cicinho per la prima volta svela al mondo i tratti somatici dei suoi demoni interiori“. Ecco le sue parole.
“Ho cominciato a bere quando avevo 13 o 14 anni, quando ero al Botafogo di Ribeirao Preto. Mi dissero che la birra era buona, quindi l’ho assaggiata. Quasi due decenni a bere, più o meno dieci birre al giorno”. Poi la confessione: “Ho bisogno di bere fino a svenire. Ho avuto un incontro con Gesù dopo 18 caipirinhas e 14 birre“.