Sinner ci è ‘ricascato’ | Il caso Clostebol si riapre col botto: sentenza improvvisa, nuova bufera nel mondo del tennis

Sinner è di nuovo al centro della bufera a causa del caso Clostebol, una recente notizia getta ulteriori polemiche sul tennista azzurro
Jannik Sinner si sta godendo qualche giorno di meritato riposo dopo il trionfo di Wimbledon. Il campione altoatesino ha scelto di non prendere parte al Masters 1000 di Toronto, decisione presa da altri illustri colleghi, primo tra tutti il rivale spagnolo Carlos Alcaraz.
Il dispendio di energie fisiche e mentali spese durante le due settimane dello slam inglese hanno fatto propendere per allungare il periodo di pausa per proseguire di slancio una stagione in cui Jannik sta conservando il primo posto del ranking mondiale del circuito maschile.
I prossimi impegni di rilievo sono gli Us Open e gli ATP Finals di Torino e Jannik vuole arrivare al massimo delle condizioni per sbaragliare la concorrenza e confermarsi il migliore.
L’inizio del 2025 è stato complicato. Dopo la seconda vittoria di fila agli Australian Open, l’italiano ha concordato con la Wada per uno stop di tre mesi in seguito alla vicenda Clostebol, sostanza proibita che era stata rinvenuta nel sangue del tennista.
Sinner si è detto convinto, ha comunicato la notizia senza ripensamenti
La sentenza emessa è stata soggetta di critiche, con molti detrattori che hanno visto un trattamento di favore nei confronti del numero 1 del Mondo, con una sanzione che è stata ritenuta inferiore a quanto avrebbe meritato.
Jannik si è difeso ribadendo in più occasioni di non avere assunto tale sostanza in forma volontaria ma che è stata rinvenuta a causa di un errore del proprio fisioterapista, che era stato subito allontanato.
Sinner ci casca di nuovo, la sentenza è ufficiale
Nelle ultime ore è arrivata la notizia del reintegro di Umberto Ferrara nello staff di Sinner. Il preparatore atletico torna così a collaborare con Jannik. Una scelta inaspettata e controcorrente, una sorta di perdono voluto da Jannik nei confronti di una persona che aveva commesso uno sbaglio enorme.
Ferrara aveva acquistato presso una farmacia di Bologna il Trofodermin, medicinale che conteneva il Clostebol. Giacomo Naldi, fisioterapista di Sinner, l’aveva applicata a mani nude e questo aveva portato alla contaminazione e alla positività dei due test antidoping, poi fatali per la squalifica inflitta.