Scoppia il caso Hamilton: fulmini e saette in casa Ferrari | L’addio è già sancito
In casa Ferrari scoppia il caso Lewis Hamilton: tensioni interne bollenti e aria di addio nell’aria. Ecco cosa è successo.
Il weekend di gara a Monza ha visto Lewis Hamilton chiudere in sesta posizione, un risultato che non ha soddisfatto né i tifosi né gli addetti ai lavori. Il Gran Premio d’Italia si è concluso con un pugno di mosche per la Ferrari, un team che, solitamente, anche nelle annate più difficili riusciva a piazzare almeno una monoposto sul podio o a regalare un’emozione ai propri fan sulla pista di casa.
Invece Charles Leclerc è giunto quarto, a oltre 25 secondi dal vincitore, un superlativo Max Verstappen al volante di una Red Bull ritrovata. Per la Ferrari era una gara simbolica, l’occasione di dimostrare i progressi davanti al pubblico di casa.
Ma la realtà ha raccontato ben altro: la monoposto non aveva il passo necessario per impensierire la Red Bull, e persino la lotta per il podio è rimasta fuori portata. Verstappen ha dominato dal primo all’ultimo giro, lasciano agli avversari solo le briciole.
Lewis Hamilton, alla sua prima stagione con la Ferrari, ha vissuto un weekend complicato. Pur con esperienza e talento, non è andato oltre il sesto posto, lontano dalle posizioni che contano. Alcune sue scelte, in particolare, durante le qualifiche, hanno poi acceso il dibattito.
Hamilton nel mirino della critica: cosa è successo
Il punto più discusso riguarda proprio il Q3. Sapendo di dover scontare una penalità in griglia, Hamilton aveva lasciato intendere che avrebbe potuto aiutare Leclerc, magari offrendo la scia per permettergli di migliorare il tempo. Un gesto senza rischi, visto che la sua partenza arretrata era già certa.
Eppure, al momento decisivo, quell’aiuto non è arrivato. Leclerc non l’ha mai chiesto a dire il vero, ma molti si aspettavano un’iniziativa da parte di un campione del calibro del pilota inglese, soprattutto in una gara così sentita.
Alesi stronca Hamilton
A commentare l’accaduto è intervenuto Jean Alesi, storico ex pilota Ferrari, che al Corriere della Sera non ha usato giri di parole: “Non mi è piaciuto l’atteggiamento di Hamilton. Avrebbe davvero potuto e forse dovuto dare un aiuto a Leclerc, sabato nelle qualifiche.
Un po’ tutti si aspettavano un comportamento del genere da Lewis, senza che nemmeno qualcuno gli chiedesse di farlo, viste le sue parole, il corso della stagione, il suo primo incontro con i tifosi italiani. Lo penso anche se una posizione migliore in griglia non avrebbe cambiato l’esito della corsa per la Ferrari”.