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La Champions League cambia le regole: la competizione non sarà più la stessa | Cosa non farebbero per fare più soldi

Coppa Campioni
Champions League: il trofeo – ansa – ilromanista.it

Una novità infiamma la nuova Champions League. Un cambiamento importante, la competizione top europea non sarà più la stessa

La UEFA Champions League, il torneo di calcio per club più prestigioso d’Europa, sta per subire un cambiamento epocale. Da tempo il fantasma di una Superlega ha spinto la massima federazione calcistica continentale a rinnovare il format della competizione.

L’obiettivo è chiaro: rendere il torneo più avvincente, coinvolgente e, soprattutto, più redditizio, per convincere i grandi club a rimanere fedeli all’organizzazione e scongiurare l’ipotesi di una fuga. Da qui la nascita della nuova formula, entrata in vigore nella passata stagione. Una vera e propria rivoluzione che promette di cambiare radicalmente le dinamiche della competizione.

La novità più significativa è stata l’introduzione della cosiddetta “League Phase”, che ha sostituito la tradizionale fase a gironi. Dalla stagione 2024-2025, infatti, le 36 qualificate non saranno più divise in gruppi da quattro, ma si affronteranno in un girone unico. Ogni squadra giocherà otto partite, quattro in casa e quattro in trasferta, contro otto avversarie differenti.

La classifica finale di questa fase, basata su un sistema di punti simile a quello dei campionati nazionali, determinerà il destino delle partecipanti. Le prime otto classificate passeranno direttamente agli ottavi di finale, mentre le squadre posizionate dal nono al ventiquattresimo posto si affronteranno in un playoff per conquistare un posto nella fase a eliminazione diretta.

Critiche e incertezze

Il nuovo formato non è esente da critiche, ma l’obiettivo dichiarato è quello di aumentare il numero di partite di cartello fin dalle prime fasi del torneo, garantendo maggiore spettacolo e, di conseguenza, maggiori introiti.

Attenzione, però, la rivoluzione della Champions League non si è limitata alla sola League Phase. Anche la fase a eliminazione diretta, quella che conduce alla finale, subirà quest’anno un cambiamento cruciale.

PSG esulta
Il PSG esulta per la vittoria della Champions – Facebook – ilromanista.it

Aumenta l’appeal

Se la parte iniziale del torneo è pensata per aumentare l’appeal della competizione, il vero colpo di genio, o l’ultima trovata per monetizzare il successo, si nasconde nella fase finale. Dopo l’introduzione della League Phase, non ci sarà più il sorteggio per gli incontri dei quarti e delle semifinali.

Ma una nuova regola che premierà il merito sportivo. La squadra che, rispetto all’avversaria, si sarà classificata meglio al termine della fase a girone unico, potrà godere di un vantaggio importante: giocare in casa la sfida di ritorno sia nei quarti che nelle semifinali. Questo non solo aggiunge un ulteriore variabile, ma sottolinea quanto la UEFA abbia a cuore non solo lo spettacolo, ma anche le opportunità commerciali e di marketing.