Il var usato per il calcio scommesse: partite truccate e decise a tavolino | Scandalo in Serie A
Terremoto nel calcio italiano: il Var usato per il calcio scommesse. Partite truccate e decise a tavolino: ecco cosa è successo.
Negli ultimi anni, il mondo del calcio ha vissuto un cambiamento radicale con l’introduzione della tecnologia VAR. Questo strumento nasce con l’obiettivo di supportare l’arbitro nelle decisioni più complesse, riducendo gli errori umani e aumentando l’equità delle partite.
In particolare, viene usato per episodi chiave come gol, rigori, cartellini rossi e scambi di identità tra giocatori. L’uso del VAR ha cambiato profondamente la dinamica del gioco. Ogni azione potenzialmente decisiva può essere riesaminata, generando un’attesa che spezza il ritmo della partita ma che, teoricamente, garantisce una maggiore correttezza.
Le immagini vengono analizzate in tempo reale da una squadra di arbitri specializzati, che comunicano con il direttore di gara per suggerire eventuali revisioni. Nonostante le buone intenzioni, il VAR ha suscitato ampi dibattiti tra addetti ai lavori, tifosi e opinionisti.
Alcuni lo considerano un progresso inevitabile, un alleato della giustizia sportiva. Altri, invece, lo ritengono uno strumento imperfetto, capace di generare confusione e polemiche ancora più accese rispetto al passato. Il problema principale risiede nell’interpretazione soggettivo degli episodi.
Il VAR continua a dividere
Anche con il supporto video, le decisioni finali restano spesso opinabili. Inoltre, la discrezionalità con cui il VAR interviene o meno in certe situazioni, solleva interrogativi sulla coerenza del suo utilizzo. In un contesto dove trasparenza e credibilità sono fondamentali, il VAR continua ad essere al centro del dibattito.
Resta da capire se il suo impiego verrà affinato o se continuerà ad alimentare tensioni e sospetti nel panorama calcistico internazionale.
VAR, accuse pesanti: “E’ l’arma del calcio scommesse”
Tra i più critici c’è Mario Artiaco, autore, speaker e mental coach, che attraverso i social non usa mezzi termini: “Il VAR è l’arma letale del calcio scommesse. Revoca un rigore al Napoli, mentre a Milano per lo stesso motivo sono fermi e stanno decidendo se concedere o no all’Inter un gol in netto fuorigioco”.
Artiaco punta il dito contro decisioni arbitrali giudicate incoerenti e tempistiche sospette nell’utilizzo del VAR: “7 minuti di recupero che diventano 10, pareggio a Milano e pareggio a Parma. Ma diciamoci la verità: ma quanti pochi se l’erano giocati? Ma voi ancora credete nella regolarità del campionato? E’ tutto un teatrino: il denaro e la malavita che sta dietro alle società di scommesse la fa da padrona”.