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Progetto nuovo stadio: l’apertura della Regione non deve illudere

È una questione che ormai fa discutere da anni i tifosi giallorossi, ma anche la dirigenza e le istituzioni. Il nuovo stadio della Roma si farà? È quello che si domandano tutti. La risposta, come al solito, non può essere a senso unico, visto che gli interessi in ballo sono tanti e i fattori che possono influenzare l’iter burocratico ancora di più.

Un vero e proprio assist è arrivato, però, dalla Regione Lazio, che ha messo in evidenza come lo stadio potrebbe essere costruito anche nel caso in cui la ferrovia non dovesse essere pronta in tempo, a patto che la società giallorossa e la sua partner Eurnova facciano in modo di garantire il potenziamento delle infrastrutture della Roma Lido e della Fl1. Non solo, visto che deve essere assicurato anche l’acquisto di nuovi treni secondo gli strumenti che sono stati previsti dalla convenzione. Però, senza queste due prescrizioni, si potrebbe comunque procedere, a patto che il Comune di Roma predisponga una rete di tpl su gomma adatta alle necessità specifiche della mobilità.

In poche parole, basta che la Roma e la sua partner Eurnova mettano mano al portafoglio e realizzino lo stadio: tutto il resto, poi, sarà di competenza del Campidoglio. In ogni caso, nello stadio la squadra potrà giocare. E i tifosi della Roma hanno inevitabilmente cominciato già a sognare, senza fare i conti con i tempi burocratici, che potrebbero nascondere imprevisti in serie.

È chiaro che poi si dovrà trovare una soluzione per permettere ai tifosi di muoversi in sicurezza verso lo stadio. La Roma dovrebbe ottemperare ai suoi obblighi, ovvero la costruzione della ferrovia Roma-Lido, la ristrutturazione della stazione Tor di Valle e l’acquisto di 18 treni: complessivamente, un investimento da 45 milioni di euro. In caso contrario, servirà che Roma Capitale si metta d’impegno per realizzare un’adeguata rete di trasporti, tramite autobus, con tanto di corsie preferenziali di tipo dinamico.