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Ecco i possibili tempi di recupero di Zappacosta

Rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro: è questo il terribile responso dell’infortunio occorso a Davide Zappacosta. Il terzino della Roma è stato già operato a Villa Stuart, tra pochi giorni comincerà il suo percorso di riabilitazione.

La Roma continua così ad essere colpita dalla maledizione degli infortuni, una lunga sequela di problemi fisici che in questi anni, compresi gli ultimi giorni (i forfait più recenti sono di Lorenzo Pellegrini e Mkhitaryan, rispettivamente fuori 2 mesi e 3 settimane) ha falcidiato la rosa giallorossa. Tanto che in molti mettono sotto accusa anche lo stato dei terreni di gioco di Trigoria, considerati troppo duri.

Quanto resterà fuori Zappacosta?

E’ importante fare una premessa: Zappacosta è in prestito semestrale dal Chelsea, anche se di fatto la formula si sarebbe allungata praticamente in automatico fino a giugno. La Roma dovrà decidere se puntare sul terzino anche sulla prossima stagione, visto che sarà complicato vederlo prima in campo e poi a buoni livelli durante quella in corso. Probabile che il Chelsea non si opporrà ad un nuovo prestito, ma sarà decisivo il recupero del giocatore.

Questo genere di infortuni richiede dai 4 ai 6 mesi di recupero, cui vanno aggiunti anche i fisiologici tempi per ritrovare una condizione fisica e muscolare accettabile. L’infortunio di Strootman fu il più complicato da gestire, con l’olandese che restò fuori otto mesi e faticò per tutto l’anno successivo, coi postumi dell’infortunio che lo tormentarono a lungo, Rudiger invece impiegò “solo” 4 mesi per tornare a disposizione. La speranza è che il terzino della nazionale torni già per la seconda parte di stagione.