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“Ho rifiutato”: Mourinho non si trattiene più | Ha risposto alla domanda più importante

L’allenatore della Roma José Mourinho durante la conferenza stampa alla vigilia della partita di Europa League contro il Servette. 5 ottobre 2023 (© AnsaFoto)

Lo Special One ha voluto mettere in chiaro una cosa, una volta e per tutte, attraverso i propri canali social.

José Mourinho è un allenatore che ha sempre diviso, non tanto per la sua carriera – che parla da sé – quanto per il modo di comunicare. Non ha mai fatto prigionieri, qualcosa che ha sempre remato a suo favore finché i risultati in campo lo hanno sostenuto e che, inevitabilmente, ha assunto tutt’altro aspetto quando gli “anni d’oro” sono terminati e i trofei hanno iniziato a scarseggiare.

Quando a maggio 2021 la Roma ha annunciato di aver raggiunto un accordo con lo Special One, nessuno se l’aspettava. Di norma è complicato mantenere sottobanco trattative di questo tipo, ma Tiago Pinto ha avuto il merito di non lasciar trapelare una notizia, oltre che naturalmente convincerlo della bontà del progetto.

La piazza giallorossa, che veniva da anni difficili non solo in termini di risultati ma anche di entusiasmo, aveva bisogno di essere rianimata in qualche modo. L’arrivo del portoghese l’ha fatto. L’ha fatto attraverso il mercato, con giocatori che hanno accettato perché in panchina c’era lui – Tammy Abraham è stato il primo – e in termini di risultati, quantomeno nelle coppe europee: vittoria in Conference League e finale di Europa League.

L’andamento in campionato resta il neo principale. Dopo due sesti posti, l’obiettivo di quest’anno è mandatorio: bisogna arrivare tra le prime quattro.

Risposta

Le critiche principali rivolte a Mourinho, in questi due anni, si riferiscono al cammino in Serie A, ritenuto altalenante e deludente rispetto alle qualità della rosa. Qualora non dovesse raggiungere l’obiettivo neanche quest’anno, come si potrebbe valutare l’operato del portoghese nella Capitale? Lui, siamo sicuri, risponderebbe di aver riportato un trofeo a Roma per la prima volta dopo quattordici anni. Qualcosa che è sempre riuscito a fare in tutte le squadre che ha allenato, tranne il Tottenham, dov’è stato esonerato il giorno precedente alla finale di Coppa di Lega.

Tanti trofei, tantissimi campioni allenati. Difficile stabilire quali siano i migliori, per quanto si provi inutilmente a mettere in campo una formazione ideale. Negli ultimi giorni sui quotidiani portoghesi sarebbe apparsa una top-11 stilata dallo Special One, etichettata poi da lui stesso come una falsità.

Paulo Dybala e Josè Mourinho/ fonte LaPresse- ilromanista.it

Le parole

«Fake news: I migliori undici di JM, JM sceglie i propri migliori undici… Fake news. È una cosa che non ho mai fatto. Mi sono sempre rifiutato, è impossibile per me stabilirla e non l’ho fatto. Fake news.

Non l’ho mai fatta e non la farò mai. Ho avuto così tanti giocatori importanti, ma la cosa più importante è ciò che quei giocatori hanno dato a me. Giocatori che mi hanno dato tutto: qualità, impegno, sangue e anima, sono tutti nella mia top-11. Tutti. Ecco perché mi sono sempre rifiutato di scegliere. Amo i miei giocatori, rispetto i miei giocatori. Fake news. Per piacere, rispettate la mia storia e i miei ragazzi».