“I lavori inizieranno tra un mese”: nuovo stadio, annuncio del Sindaco | La data è ufficiale
Finalmente qualcosa si smuove nell’immobilismo italiano riguardante gli stadi. In arrivo un nuovo, con tanto di annuncio del Sindaco.
La pachidermica lentezza della questione stadi nelle città metropolitane italiane ha catalizzato gli ultimi anni. A Milano tanta confusione: il Comune meneghino continua a incassare sconfitte, anche se parziali.
Basti pensare all’ultima sentenza del Tribunale Amministrativo della Lombardia. Che ha respinto il ricorso cautelare di Palazzo Marino contro i pareri della sovrintendenza e della commissione regionale per il patrimonio, secondo i quali il secondo anello del Meazza è meritevole di tutela culturale.
Dopo 5 anni di lavoro insieme sull’ipotesi condivisa del nuovo stadio a San Siro al posto del Meazza, Milan e Inter hanno da tempo abbandonato l’idea Meazza, disposti a cancellarne una storia gloriosa, per scriverne, chissà, altre due. Rossoneri a San Donato, nerazzurri a Rozzano, accomunati però dai soliti problemi legati a progetti e iter burocratici.
Si parla di nuovi impianti da circa 70 mila spettatori, aree dedicate e tante altre ambiziose idee, c’è perfino una forbice temporale, a patto che davvero l’iter finisca tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025. Per il momento le belle parole non sono mancati, ma di fatti concreti ancora nulla.
Impiantistica, la questione romana
Anche a Roma, a quanto pare, si va per le lunghe, soprattutto in casa giallorossa, più avanti rispetto a Lotito che vorrebbe il Flaminio (la notizia di fatto si ferma qui) ma pur sempre in alto mare, anche dopo l’ultima fase.
Lo scorso novembre si è concluso il dibattito pubblico: due mesi dedicati al confronto, anche in questo caso tante parolone. Ma la mobilità resta il tallone d’Achille e restano ancora forti alcuni criticità da affrontare prima di predisporre il progetto definitivo.
Eppur si muove?
“Aspettiamo l’assegnazione definitiva poi i lavori propedeutici inizieranno tra gennaio e febbraio. Per tutta la metà del 2024 i lavori non impatteranno sulla squadra che continuerà a giocare al Franchi”. Le parole del Sindaco Nardella sembrano smuovere le acque, per la gioia di Rocco Commisso e di tutti i tifosi viola.
Anche qui però ci sono delle criticità che per il momento non sono state risolte, prima tra tutte la non disponibilità della società viola di spostarsi da Firenze durante i lavori. La Viola, inoltre, chiede il congelamento dei 150 milioni, quella proroga dei fondi stanziati per il restyling del Franchi. Nardella ha provato ancora a smuovere le acque con una lettera al Governo, ma la pachidermica lentezza per risolvere il problema e soprattutto velocizzare il tutto, tarda ad arrivare.